Essendo del tutto fuori target rispetto ai nomination game, facciamo fatica a ricordare cosa ci fosse nell’Isola dei Famosi della edizione 2015, quando il format riapparve su Canale 5 dopo essere stato dismesso anni prima da Rai2. Vagamente ricordiamo le “Donatelle” che in effetti, come ci ricorda Wikipedia, vinsero la prova, e ci rimase impressa la coppia dei discussant in studio composta da Alfonso Signorini e Mara Venier, sopportabile la seconda nell’astuta innocenza della sua vaporosità, e lisciato come un punteruolo il primo, affermato esperto di non notizie.
Nell’insieme ci pareva che, rispetto alle edizioni Rai, coi tanga e i corpi VIP martoriati dai mosquitos, Canale 5 avesse scelto la chiave del “facciamoci quattro risate”, accontentando comunque gli sguardi con l’invenzione della spiaggia dei nudi integrali per non parlare degli abiti di Alessia Marcuzzi, tagliati su misura e al posto giusto. E comunque la macchina dava l’impressione di funzionare, tant’è che venne premiata dagli ascolti (portarsi a casa il 22,4% nel cuore del prime time non è di questi tempi una impresa da poco).
Quest’anno, passata l’Isola dal lunedì al mercoledì, forse per sfuggire a Montalbano, la raccolta auditel è stata pur sempre rispettabile, ma inferiore. Nel cuore della serata è calata dal 22,4% al 20,8% forse perché ottocentomila spettatori, quasi tutti maschi, stavolta si sono visti sulla stessa Mediaset (Italia 1) una partita di Champions League, di quelle pagate carissime all’ultima asta per i diritti. Ma alla fine della partita, qui è la sorpresa, chi si era assentato ha continuato a guardare dell’altro e molti di quelli che c’erano si sono allontanati, sicché rispetto all’anno passato il pubblico dell’Isola dei Famosi in seconda serata è sceso dal 35% al 29%, in pari misura fra maschi e femmine. L’equivalente, in linguaggio auditel, di uno sbadiglio collettivo. Sì è sbadigliato in ogni sesso, in ogni classe di età e in misura crescente al salire del livello di istruzione. Si è sbadigliato un po’ meno in Campania e Calabria, ma in misura irrefrenabile in Emilia-Romagna, Trentino Alto Adige e Marche.
La sorpresa maggiore è costituita dal tradimento delle “sognanti”, un paio di milioni di ragazze e signorine dai gusti semplici e da sempre architrave degli ascolti di ogni programma a base di VIP e di confessionali più o meno taroccati. Sarà che stavolta i VIP lo erano solo per i loro parenti, che le “prove” con tutto quel fuoco erano decisamente da baraccone, che il gioco del nudo era assai stiracchiato; sta di fatto che il risultato di pubblico sembrerebbe dirci che l’evento sia stato sovrastato dalla chiacchiera in studio, come se il contorno facesse sparire la bistecca. Anzi, le bistecche semoventi che saltellavano sulla sabbia.
Sciò Business
Isola dei Famosi 2016, debutto sotto le attese. Il “tradimento” di due milioni di ragazze
Essendo del tutto fuori target rispetto ai nomination game, facciamo fatica a ricordare cosa ci fosse nell’Isola dei Famosi della edizione 2015, quando il format riapparve su Canale 5 dopo essere stato dismesso anni prima da Rai2. Vagamente ricordiamo le “Donatelle” che in effetti, come ci ricorda Wikipedia, vinsero la prova, e ci rimase impressa la coppia dei discussant in studio composta da Alfonso Signorini e Mara Venier, sopportabile la seconda nell’astuta innocenza della sua vaporosità, e lisciato come un punteruolo il primo, affermato esperto di non notizie.
Nell’insieme ci pareva che, rispetto alle edizioni Rai, coi tanga e i corpi VIP martoriati dai mosquitos, Canale 5 avesse scelto la chiave del “facciamoci quattro risate”, accontentando comunque gli sguardi con l’invenzione della spiaggia dei nudi integrali per non parlare degli abiti di Alessia Marcuzzi, tagliati su misura e al posto giusto. E comunque la macchina dava l’impressione di funzionare, tant’è che venne premiata dagli ascolti (portarsi a casa il 22,4% nel cuore del prime time non è di questi tempi una impresa da poco).
Quest’anno, passata l’Isola dal lunedì al mercoledì, forse per sfuggire a Montalbano, la raccolta auditel è stata pur sempre rispettabile, ma inferiore. Nel cuore della serata è calata dal 22,4% al 20,8% forse perché ottocentomila spettatori, quasi tutti maschi, stavolta si sono visti sulla stessa Mediaset (Italia 1) una partita di Champions League, di quelle pagate carissime all’ultima asta per i diritti. Ma alla fine della partita, qui è la sorpresa, chi si era assentato ha continuato a guardare dell’altro e molti di quelli che c’erano si sono allontanati, sicché rispetto all’anno passato il pubblico dell’Isola dei Famosi in seconda serata è sceso dal 35% al 29%, in pari misura fra maschi e femmine. L’equivalente, in linguaggio auditel, di uno sbadiglio collettivo. Sì è sbadigliato in ogni sesso, in ogni classe di età e in misura crescente al salire del livello di istruzione. Si è sbadigliato un po’ meno in Campania e Calabria, ma in misura irrefrenabile in Emilia-Romagna, Trentino Alto Adige e Marche.
La sorpresa maggiore è costituita dal tradimento delle “sognanti”, un paio di milioni di ragazze e signorine dai gusti semplici e da sempre architrave degli ascolti di ogni programma a base di VIP e di confessionali più o meno taroccati. Sarà che stavolta i VIP lo erano solo per i loro parenti, che le “prove” con tutto quel fuoco erano decisamente da baraccone, che il gioco del nudo era assai stiracchiato; sta di fatto che il risultato di pubblico sembrerebbe dirci che l’evento sia stato sovrastato dalla chiacchiera in studio, come se il contorno facesse sparire la bistecca. Anzi, le bistecche semoventi che saltellavano sulla sabbia.
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Roma, 20 dic. (Adnkronos) - La Camera ha approvato la legge di bilancio. Nel voto finale sul provvedimento i sì sono stati 204, i voti contrari 110.
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - Prima del voto finale sulla manovra il presidente di turno, Giorgio Mulè, ha invitato l'aula della Camera a un minuto di silenzio per le vittime dell'attentato a Magdeburgo.
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - “Il terribile attentato al mercatino di Natale a Magdeburgo è un attacco vile e inaccettabile contro la nostra civiltà e i valori di libertà e pace che difendiamo. Esprimo la mia profonda solidarietà al popolo tedesco e il mio cordoglio a chi ha perso i propri cari”. Lo ha dichiarato il Ministro per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - "Sono vicino ai familiari delle vittime e rivolgo il mio pensiero ai feriti a Magdeburgo. Ci stringiamo al popolo tedesco segnato da questa tragedia. Occorre compattezza e determinazione nel contrastare minacce, violenza e terrore". Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - "Non aspettavo alcuna sentenza e nessun tribunale per giudicare Matteo Salvini. Io l’ho condannato moralmente e politicamente, senza alcun appello, già da tempo. Non serve una sentenza". Lo dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.
"In più, non ho mai usato, come invece spesso ha fatto lui, la spregevole frase 'in galera e buttare la chiave'. Per questo mi fa piacere che Salvini si stato assolto. Le sue idee barbare sull’immigrazione vanno sconfitte con le elezioni, auspicare scorciatoie giudiziarie è altrettanto barbaro", conclude.
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - "Orrore, vicinanza alle vittime e condanna durissima a chi ha ordito e portato a termine il brutale attentato a Magdeburgo. Minacce e barbare violenze contro persone innocenti sono intollerabili e vanno prevenute e combattute con massima fermezza. Non permettiamo che torni la paura in Europa" . Lo scrive sui social la deputata del Pd, Debora Serracchiani.
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - “Felici per l’assoluzione di Matteo Salvini. Una sentenza che sancisce che difendere i confini non è un reato. Annichilita la sinistra che ancora una volta ha sperato nella scorciatoia giudiziaria: anche oggi sono rimasti delusi”. Lo scrive in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.