Dal 17 marzo in sala. Nella versione italiana il panda avrà ancora la voce di Fabio Volo. "Anche io sono andato contro il destino, che per me era scritto. Non ho mai avuto il fuoco sacro e non ho mai capito che cosa volessi fare da grande e lo so nemmeno adesso"
Riecco Po, il panda grassoccio e imbranato capace di diventare il Guerriero Dragone. Questa volta però la sfida sarà ancora più grande perché l’obiettivo è diventare un insegnante. Kung Fu Panda 3, dal 17 marzo nei cinema, nella versione italiana avrà ancora la voce di Fabio Volo. “Anche io sono andato contro il destino, che per me era scritto. Non ho mai avuto il fuoco sacro e non ho mai capito che cosa volessi fare da grande e lo so nemmeno adesso: in compenso ho capito che cosa non volessi fare ma anche adesso, che ho una famiglia e una vita professionale intensa, non mi placo mai, mi piace vivere”.
“Mi sento vicino a Po – spiega – perché non ho prestanza fisica, né talento particolare e mio padre aveva un negozio di provincia. Tutto ciò aveva predestinato la mia esistenza, invece con la mia voglia di fare ho cambiato il mio destino. È in fondo un po’ come ha fatto Po. Faccio tutto con passione, desiderio,la rivalsa sociale ma anche solo gran voglia di vivere, a prescindere”
Il terzo episodio delle avventure di Po ha la co-regia di un italiano Alessandro Carloni. “Novità di questo terzo capitolo è che il protagonista non è più l’unico e il diverso. Nei precedenti film era l’unico panda, l’unico incapace, grassone, incompetente. Circondato da gente molto capace, disciplinata. Questa volta abbiamo pensato a personaggi simili a lui, altri panda. Per la prima volta sarà circondato da gente un po’ incapace, scema, grassa e incompetente come lui. Per la prima volta abbiamo provato a far sì che lo studente che è Po diventi il maestro per insegnare il Kung Fu agli altri panda”.