Le varianti della supersportiva elettrica venuta dall’oriente sono due: la GT96, stradale, e la AT96, pensata per un utilizzo su pista. Fin qui tutto regolare, senonché a guardare i dati sull’autonomia si trasecola: ben 2000 chilometri!
Com’è possibile? Pare lo sia grazie ad una speciale microturbina alimentata a biogas o metano, nel caso della GT96, o cherosene aeronautico (ma anche gasolio o benzina) in quello della più “cattiva” AT96: questa provvede ad ricaricare il pacco batterie al litio-manganese, che senza questo accorgimento durerebbe “solo” 150 chilometri.
I motori elettrici sono ben sei, realizzati dall’azienda italiana Mavel che opera in provincia di Aosta. La potenza totale è di 1.044 cavalli e le prestazioni da urlo: 0-100 “bruciato” in due secondi e mezzo e velocità massima autolimitata a 350 km/h. E i consumi sarebbero solo di 0,18 litri di carburante ogni 100 chilometri. Arriverà in commercio? Non prima di due anni e solamente le prime serie limitate, sempre che i test sul funzionamento del sistema siano stati soddisfacenti.