Al posto dei lavoretti per il padre una programmazione dedicata alle diverse etnie. La decisione ha provocato le polemiche di Fdi e Lega Nord: "Attacco alla famiglia tradizionale". L'assessore smorza i toni: "Scelta in accordo con le famiglie". Iniziativa simile a Bologna dove sono tre le scuole che non festeggeranno la ricorrenza del 19 marzo "nel rispetto di tutte le situazioni familiari"
Niente bigliettini colorati, regalini fatti a mano o filastrocche da imparare a memoria per la Festa del Papà per i bambini di un asilo comunale di Milano che ha annullato tutte le iniziative relative ai festeggiamenti di San Giuseppe (19 marzo). La decisione è stata presa dalle educatrici dell’istituto scolastico di via Toce, nel quartiere Isola, per non discriminare due bimbi dell’asilo che hanno due mamme. Al posto dei lavoretti è stata organizzata una programmazione didattica con attività dedicate alle diverse etnie. E un gruppo di genitori ha fatto sapere di aver chiesto un incontro con la direzione per chiedere di “rivedere la decisione”.
Il provvedimento, che in realtà risale a inizio anno, ha provocato le critiche di Fratelli d’Italia e Lega Nord. Davide Boni, segretario provinciale del Carroccio milanese, sul suo blog ha scritto: “Ora il politicamente corretto travolge anche la festa del papà. A questo ennesimo tentativo di distruggere la nostra società, pretendendo di imporre un mondo alla rovescia, dobbiamo rispondere con forza facendo sentire in tutti gli ambiti possibili la nostra voce”. All’attacco anche l’ex vicesindaco di Milano e capolista di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale alle Comunali 2016 Riccardo De Corato: “Dopo che l’amministrazione arancione ha cancellato ‘mamma’ e ‘papà’ per ‘genitore1’ e ‘genitore2’. L’assessorato ha precisato che è stata una scelta autonoma delle educatrici, ma la scuola è comunale, non è accettabile che ognuno faccia quello che gli pare”.
L’assessore all’Educazione del Comune di Milano, Francesco Cappelli, è intervenuto per cercare di placare le polemica: “Il collegio insegnanti ha deciso quest’anno di non fare il tradizionale lavoretto per la festa del papà ma di far realizzare ai bambini un biglietto per l’occasione, con una missiva”, ha spiegato, sottolineando che gli insegnanti hanno “piena autonomia nell’interpretare determinate ricorrenze, in accordo con le famiglie“. Secondo l’assessore “la scelta è maturata perché si vuole sottolineare la spontaneità” dei bambini in questa occasione. Tutto il resto per Cappelli “è solo una montatura” senza “nessuna consistenza”. Per il 19 marzo, comunque, ogni bambino sarà invitato a disegnare e scrivere un biglietto di auguri per il proprio genitore aiutato dalla maestra.
Intanto anche a Bologna, attraverso un volantino, tre scuole dell’infanzia hanno fatto sapere che per quest’anno non organizzeranno iniziative per la Festa del Papà, e nemmeno per quella della mamma “nel rispetto di tutte le situazioni familiari“. A Roma, lo scorso anno, la stessa decisione aveva fatto discutere e un gruppo di genitori aveva inviato una diffida all’istituto, chiedendo l’annullamento della delibera che cancellava i festeggiamenti e minacciato il ricorso al Tar in caso contrario.