L'ufficio di presidenza di Fratelli d'Italia ha dato il via libera alla corsa per il Campidoglio della presidente, che però ha preso tempo. Intanto la deputata Fi Santanché prende le sue difese dopo che Bertolaso e Berlusconi hanno messo in dubbio la sua possibilità di fare campagna elettorale perché incinta: "Sarebbe un bravissimo sindaco"
Mancano una telefonata agli alleati di centrodestra in cerca di un sempre più difficile accordo e una spinta finale, poi Giorgia Meloni annuncerà la sua candidatura a sindaco di Roma. Dopo le voci di corridoio e le indiscrezioni sui giornali, è arrivato infatti il via libera dell’Ufficio di presidenza di Fratelli d’Italia alla sua corsa per le amministrative. La protagonista prende tempo e dice che scioglierà le riserve solo nelle prossime ore, ma sembra sempre più interessata a fare il passo definitivo.
Ad accelerare la rottura che ormai era già nei fatti c’è stato lo scontro con il candidato del centrodestra incoronato dalle gazebarie lo scorso weekend Guido Bertolaso. Proprio lui, in una delle sue prime interviste dopo l’investitura del referendum a Roma, ha detto in diretta su La7 che la “Meloni deve fare la mamma”. La presidente di Fdi ha annunciato di aspettare un bambino dal suo compagno in occasione dello scorso family day e anche per questo aveva deciso di non buttarsi nella mischia elettorale. Ora però la frase dell’ex capo della Protezione civile è diventata un caso e lei sembra sempre più intenzionata a farsi avanti. Oggi ci si è messo anche Silvio Berlusconi che ha dato ragione al suo protetto. Tanto che il candidato Alfio Marchini, il nome mancato del centrodestra, su Twitter ha scritto: “Altri attacchi e voto la Meloni”. In serata Bertolaso ha cercato di aggiustare il tiro nel salotto di “Porta a Porta“: “Certo, se la Meloni avesse partorito sei mesi fa potrebbe fare tranquillamente il sindaco. Da medico e marito, credo sia micidiale costringere una donna in queste condizioni a dover subire il momento più bello della propria vita come il momento più difficile e amaro”. E sull’ipotesi che sia proprio lei a scendere in campo come candidata del centrodestra ha commentato: “In quel caso ne prenderò atto”.
La presidente FdI dalla sua parte ha anche e soprattutto Matteo Salvini. La Lega Nord ha mal digerito la discesa in campo di Bertolaso e ha già fatto sapere che in caso la Meloni decidesse di presentarsi “sarebbe la loro candidata” per la Capitale. Se già il centrodestra non fosse stato abbastanza zoppicante, a dare un altro colpo è stata la deputata Fi Daniela Santanché che è intervenuta in difesa della Meloni: “Partoriamo noi donne”, ha detto in un video su Novella2000, “e non vorrei che nessun uomo si intromettesse dicendo quello che è giusto o sbagliato. Secondo me Meloni, se la sua è una gravidanza normale, può assolutamente fare campagna elettorale, perché essere incinta non è una malattia. Capisco che gli uomini non possano capirlo. E credo anche che Meloni, se fosse eletta, sarebbe un bravissimo sindaco, anche con un bimbo di pochi mesi”.