Il nuovo centro di produzione artistica sorgerà nei pressi dello stadio San Siro con sale teatrali, concerto e cinema, studi di registrazione, spazi di coworking e aree ristoro distribuiti su 6mila metri quadrati di superficie. Prima alla Cascina di Torrette e poi in via Novara 75
C’è il pensionato con l’hobby della falegnameria, lo studente di design, l’appassionato del fai da te e il giovane che cerca di imparare un mestiere. Gente comune che armata di chiodi, sega e martello, nel tempo libero si ritrova nella falegnameria allestita a Milano in via Gabetti 15 per costruire sedie, tavoli e scaffalature che andranno a dare un volto rinnovato alla Cascina Torrette di Trenno. È questo uno dei due spazi dismessi che insieme a via Novara 75 diventerà “Mare culturale urbano” (www.maremilano.org), il nuovo centro di produzione artistica che sorgerà nei pressi dello stadio San Siro con sale teatrali, concerto e cinema, studi di registrazione, spazi di coworking e aree ristoro distribuiti su 6mila metri quadrati di superficie.
Il laboratorio-falegnameria #costruirelimprovviso è una delle numerose iniziative che accompagneranno l’apertura del polo culturale: l’obiettivo è quello di coinvolgere le persone del quartiere e tutti gli interessati a partecipare alla nascita e alla costruzione del centro. “Quello che vogliamo fare è coinvolgere quante più persone, spingerle a creare insieme qualcosa che è stato pensato per il quartiere – spiega a ilfattoquotidiano.it Patrick Hubmann, responsabile del progetto – Quello con Mare culturale urbano non dev’essere un rapporto passivo di un centro che apre e arriva dall’alto, ma qualcosa in cui c’è un’interazione con il tessuto sociale anche prima”.
A coordinare il tutto c’è il collettivo di architetti e designer internazionali ConstructLab, che accoglie le persone che si presentano all’officina, anche senza alcuna competenza, insegnando loro a utilizzare gli attrezzi in sicurezza e indicando le linee guida da seguire per realizzare i prototipi. “I primi a darci una mano sono stati i ‘vicini di casa’ – racconta Hubmann – Si sono informati e hanno chiesto in cosa potevano rendersi utili, qualcuno ci porta persino la merenda”. Il laboratorio è frequentato anche da iscritti dello Ied e del Politecnico che studiano autocostruzione e design, e poi ci sono i ragazzi del Servizio educativo adolescenti in difficoltà del Comune di Milano, che cercano di imparare un lavoro che possa dar loro uno sbocco per il futuro. Tutte le loro esperienze di questi mesi saranno raccolte in una fanzine fotografica che diventerà un pezzetto della storia di Mare culturale urbano, che racconterà di come una zona periferica della città sia stata trasformata in un centro culturale e di aggregazione fatto per la gente e dalla gente.
“Crediamo che nella città contemporanea, e in particolare nelle periferie, la cultura debba essere motore di crescita e benessere. – hanno affermato Andrea Capaldi e Paolo Aniello, fondatori di Mare, la startup di innovazione a vocazione sociale che gestirà il polo sull’area messa a bando dal Comune di Milano – Come artisti, creativi, urbanisti e operatori culturali vogliamo riaffermare la centralità delle persone e l’importanza di creare spazi condivisi in cui sentirsi rappresentati come comunità e come individui”. Il primo appuntamento con la Cascina riqualificata sarà a maggio 2016, mentre per la struttura di via Novara si dovrà attendere l’inizio dei lavori previsti quest’anno. Un assaggio di quello che sarà Mare culturale urbano però lo si potrà avere già nella settimana dal 15 al 20 marzo in Triennale Expo Gate di fronte al Castello sforzesco: un mix di eventi musicali, proiezioni e incontri, tra workshop di serigrafia, laboratori, aperitivi, showcooking ed eventi pensati per tutti.