Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, ha incassato lo scorso anno 3,2 milioni tra stipendio e altri compensi, a cui vanno aggiunti 1,9 milioni in azioni. In particolare il manager ha ricevuto 2 milioni di compensi fissi, 770mila euro di bonus e altri incentivi e 347mila euro di benefit non monetari, più titoli per un controvalore di 1,9 milioni. Al presidente Giuseppe Vita sono andati invece 1,58 milioni tra compensi fissi, benefici non monetari e altri compensi.
All’ex direttore generale Roberto Nicastro, che ha lasciato la banca a fine settembre ed è ora presidente delle “good bank” Nuova Banca Etruria, Marche, Carife e Carichieti, sono stati riconosciuti 1.076.820 di compensi fissi più componenti variabili che portano il totale a 1,8 milioni. Nicastro ha inoltre ricevuto una buonuscita di 5,4 milioni di euro. Per il vicepresidente Luca Cordero di Montezemolo i compensi del 2015 sono stati di 310.140 euro, Vincenzo Calandra di Buonaura ne ha ricevuti 342.804 e Fabrizio Palenzona 334.890 euro.
Nel documento di Politica retributiva 2016 dell‘istituto, che ha chiuso il 2015 con un utile netto di 1,7 miliardi e si prepara a tagliare oltre 18mila dipendenti in tre anni, si legge che il costo dell’intero consiglio di amministrazione a livello di retribuzioni è stato di 8 milioni di euro, considerando le somme versate ai consiglieri compresi quelli cessati durante l’esercizio di riferimento. Il monte compensi fissi si attesta a 6,8 milioni di euro. Al collegio sindacale sono andati in totale 660.371 euro.