E' la richiesta danni più alta tra le 67 depositate finora. Tra gli azionisti che ritengono di aver diritto a un indennizzo per le perdite causate dal Dieselgate ci sono 17 holding e società assicurative con sede in diversi Paesi, il fondo pensione californiano Calpers e Deka, la società di gestione del risparmio delle Sparkassen
Nuova maxi causa contro Volkswagen per i danni causati dalla truffa sui risultati dei test relativi alle emissioni. A quasi sei mesi dallo scoppio dello scandalo Dieselgate, un gruppo di 278 grandi investitori istituzionali ha presentato una richiesta di indennizzo per 3,255 miliardi di euro. Secondo la corte provinciale tedesca di Braunschweig, nella Bassa Sassonia, si tratta di gran lunga della richiesta danni più grande per valore tra le 67 depositate finora, che raggiungono un totale di 3,7 miliardi.
L’avvocato Andreas Tilp, che rappresenta gli investitori, ha detto a Bloomberg che la causa multimiliardaria si basa sull’accusa di non aver assolto l’obbligo di informare i propri soci. Dal canto suo la casa di Wolfsburg, che si è rifiutata di cercare un accordo con questi grandi azionisti, ha però ribadito ancora una volta di aver rispettato tutte le esigenze informative.
Gli investitori che hanno fatto causa hanno acquistato azioni Volkswagen a partire dalla metà del 2008 e ora chiedono compensazioni per le perdite causate dallo scandalo scoppiato negli Stati Uniti, che si è poi allargato all’Europa. Tra di loro ci sono 17 holding e società assicurative con sede in diversi Paesi, il fondo pensione californiano Calpers e Deka, la società di gestione del risparmio delle Sparkassen. Secondo Tilp, che a ottobre aveva presentato la prima denuncia per conto di un gruppo di piccoli risparmiatori, altri 20 istituzionali stanno valutando un ulteriore causa da 1 miliardo di euro.