Non usa mezzi termini il direttore generale del Pavia calcio, Nicola Bignotti, in un’intervista all’emittente Tele Pavia per prendersela con alcune categorie di claciatori. “I giocatori si dividono in tre categorie: i quelli di grande personalità che sono i generali, poi i soldati e infine ci sono le merde. Ecco identificate le merde, farebbe piacere a tutti poterli sciogliere nell’acido“. Poi il dirigente aggiunge: “Purtroppo, gli accordi in essere, anche quelli con l’Aic, sono molto tutelanti nei confronti dei calciatori”. Frasi che hanno sollevato un vespaio di polemiche. Il manager era stato ospitato negli studi per commentare il cattivo momento della squadra in Lega Pro che in seguito ad una sconfitta per 3 a 0 con il Padova aveva esonerato l’allenatore Fabio Brini, il secondo esonero dopo quello di Michele Marcolini. Interpellato poi da La Provincia pavese, Bignotti ha chiesto scusa: “Mi era stata fatta una domanda sui calciatori che non possono essere mai allontanati – spiega -. Se un dirigente sbaglia o non piace alla proprietà viene cacciato. Con l’allenatore succede lo stesso, per i calciatori no. Questa – continua – è una situazione che io trovo molto, troppo tutelante. Ma certamente non volevo offendere nessuno“. Il Pavia calcio si trova dunque a fronteggiare nuove polemiche dopo quelle sui finanziamenti ambigui e i conti in rosso della società
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