L'ingegnere meccanico con indirizzo energetico si è trasferito nel capoluogo della Campania per seguire la moglie. Ha conosciuto Grillo nel 2009 durante le mobilitazioni contro la discarica di Chiaiano. E' segretario dell'associazione per la sostenibilità e la raccolta differenziata "Terra futura" e ha partecipato ad alcune consulte del primo cittadino De Magistris
Ora dovrà scardinare quelle perplessità e quelle ironie suscitate da un cognome che tradisce le origini brianzole. E’ la sfida nella sfida di Matteo Brambilla, uscito a sorpresa vincitore dalle comunarie del M5s a Napoli. L’ingegnere monzese classe 1969 ci riderà su. Poi ricorderà agli elettori che vive a Napoli da dieci anni, per amore di una napoletana, e che insieme a molti altri concittadini nel 2009 andò ad occupare la rotonda Titanic al confine tra Napoli e Marano per ostacolare l’apertura della discarica di Chiaiano. Un invaso aperto all’epoca dal sottosegretario all’emergenza rifiuti del governo Berlusconi, Guido Bertolaso, che ora scende in campo a Roma per Forza Italia, e chiuso dopo quasi tre anni sotto il peso di circa 800.000 tonnellate di spazzatura. Incroci curiosi tra futuri candidati sindaci. Brambilla abitava vicino a quel pozzo nero di monnezza e quando tirava vento ne respirava la puzza nauseabonda. Sono gli anni in cui Grillo anima le proteste di piazza contro le discariche ricavate nei parchi naturali della Campania (“sono un monumento al fallimento”), corre a Terzigno e a Chiaiano, conosce Brambilla che già partecipa al Meetup locale dal 2006. Il leader genovese scopre così l’ingegnere meccanico con indirizzo energetico, laureato al Politecnico di Milano, specializzato in materia di riutilizzo e riciclo. E nemico giurato, come Grillo, degli inceneritori.
Brambilla lavora in una azienda partenopea nel settore della gestione di servizi integrati e divide il suo impegno tra il Meetup e il ruolo di segretario di ‘Terra Futura’, associazione che dialoga e si confronta sui temi del mangiar sano, dei rifiuti, della raccolta differenziata. In questa veste ha partecipato anche alle iniziali consulte del sindaco Luigi de Magistris ed ha promosso una proposta per incoraggiare il compostaggio domestico tramite uno sconto della tassa comunale alle famiglie che smaltiscono da sole l’umido e gli scarti organici. Nell’album dei ricordi spicca una conferenza stampa del 22 novembre 2011 presso la sala giunta di Palazzo San Giacomo per illustrare i risultati di una ricerca su come ridurre la produzione di rifiuti a Napoli. Brambilla ne fu relatore insieme al vice sindaco ed assessore all’Ambiente, Tommaso Sodano, e al presidente della municipalizzata dei rifiuti Asia, Raphael Rossi. ‘Terra Futura’ offrì un buffet eco-sostenibile: avanzi alimentari (pane raffermo, pasta avanzata) e acqua di rubinetto. Il tutto servito con stoviglie lavabili.
Per convincere gli iscritti certificati del M5s a votarlo, nel video di presentazione alle consultazioni Brambilla ha citato Totò: “Ogni limite ha una pazienza, e la pazienza, in questi anni nel vedere la città depredata e saccheggiata dai suoi amministratori mi ha fatto arrivare al mio limite, che spero sia anche il vostro”.