Palazzo Madama ha approvato in via definitiva la proposta di legge con 143 voti favorevoli, 9 contrari e 69 astenuti. L'iniziativa, si legge nella relazione, "nasce dall’esigenza di preservare il ricordo del naufragio avvenuto al largo di Lampedusa il 3 ottobre 2013, nel quale morirono 366 migranti"
Un giorno per ricordare una delle peggiori stragi mai accadute sulle cose italiane. L’aula del Senato ha approvato in via definitiva la proposta di legge per l’istituzione, il 3 ottobre, della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione. I voti favorevoli sono stati 143, 9 i contrari, 69 gli astenuti. “La scelta del 3 ottobre – si legge nella relazione illustrativa – nasce dall’esigenza di preservare nella memoria collettiva del Paese il ricordo del naufragio avvenuto al largo di Lampedusa il 3 ottobre 2013, nel quale morirono 366 migranti“.
In occasione della Giornata nazionale saranno organizzati in tutto il territorio nazionale cerimonie, iniziative e incontri per “sensibilizzare l’opinione pubblica alla solidarietà civile nei confronti dei migranti, al rispetto della dignità umana e del valore della vita di ciascun individuo, all’integrazione e all’accoglienza”. Previste anche iniziative nelle scuole, “anche in coordinamento con le associazioni e con gli organismi operanti nel settore”. Il testo dovrà ora essere firmato dal presidente della Repubblica.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) ha espresso la sua soddisfazione per il via libera del Parlamento. “L’istituzione ufficiale di una giornata della memoria e dell’accoglienza – ha detto Laurens Jolles, delegato Unhcr per il Sud Europa – rappresenta un passo importante per ricordare tutte le vittime dell’immigrazione e una grande opportunità per la scuola italiana per affrontare il tema dell’asilo e dell’integrazione”. L’organizzazione Save the children ha invece chiesto che l’iniziativa si traduca in “accoglienza e gesti concreti”: “Ancora molto rimane da fare”, si legge in una nota. “Il dramma dei migranti continua a perpetrarsi davanti ai nostri occhi, dentro ai confini europei. Non possiamo ignorare le ripetute violazioni dei diritti umani e la chiusura arbitraria delle frontiere, che provocano grande sofferenza e deprivazione per i migranti, e le morti in mare, che rimangono purtroppo una terribile realtà all’ordine del giorno. Solo ponendo fine al susseguirsi di questi tragici eventi con politiche adeguate di accoglienza a livello europeo si coglierebbe davvero il senso più profondo di questa Giornata.”