I ‘professoroni’, come li ha definiti Matteo Renzi sono stati ignorati, ma Denis Verdini con il gruppo Ala ha avuto un ruolo di primo piano nell’approvazione della riforma costituzionale. “Non so con quale faccia diranno votate sì al ddl Boschi approvato con un condannato in corruzione” sostiene Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia alla ‘Primavera della democrazia’, l’iniziativa organizzata dal comitato No Referendum e contro l’Italicum alla Camera. “Lo sanno tutti che è una porcata scritta con i piedi, anche molti del comitato del sì. Peccato che non si tratta di una legge qualunque, ma della Costituzione, si fermino e ripartiamo da capo con pareri illustri di costituzionalisti”, aggiunge. “Spero che questa riforma finisca in gattabuia come Verdini” afferma ironico Massimo Villone a capo del comitato anti-italicum. “Berlusconi e Salvini per il no insieme a noi? I voti in più sono utili, ma noi siamo contro questa riforma da tempi ben lontani, non c’è nessuna comunanza politica”, replica. “Non è una novità, anche per il Porcellum il suo autore disse che era una porcata. Hanno in testa soltanto il potere, non a cuore la Costituzione o i cittadini” è il parere di Moni Ovadia tra i firmatari dell’appello in rete che ha già in pochi giorni raccolto 140mila firme. “Sono disonesti intellettualmente, si dichiara uno scopo propagandistico per ottenere un’unica cosa il controllo totale del Paese senza fastidi, ridurre l’opposizione a rango di gufi o rosiconi , è il linguaggio di chi ha una visione totalitaria, mutatis mutandis, chi critica viene calunniato, trattare così gli avversari politici evoca memorie molto tristi”, conclude di Irene Buscemi
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