Accompagnata sul palco dal maestro Donato Renzetti, il soprano proporrà arie di Mozart, Bellini e Bernstein. Inoltre in programma anche brani per sola orchestra di Beethoven, Holst e Ives e la suggestiva aria “Glitter and be gay” di Leonard Bernestein
L’occasione è di quelle importanti e offre lo spunto per segnarsi il ritorno di un appuntamento che dovrebbe diventare consuetudine per tutti gli amanti della musica colta. Domenica 20 marzo, alle ore 11 presso il Teatro Dal Verme tornano i Pomeriggi musicali con un concerto di Silvia Colombini.
Inserito nell’ambito di sette matinée organizzati dal direttore artistico Maurizio Salerno, atte a ripristinare la tradizione dei concerti mattutini della domenica, questo appuntamento rappresenta un unicum: la performance del soprano Colombini, fresca delle collaborazioni con “La Verdi” dell’Auditorium e l’incisione per la storica etichetta Decca di un album di prossima uscita contenente brani inediti di Nino Rota, unica interprete vocale nei setti appuntamenti.
Scopo di questa occasione è riportare la lirica al Dal Verme. Accompagnata sul palco dal maestro Donato Renzetti, il soprano proporrà ai Pomeriggi musicali un programma in linea con la sua tradizione, tradizione che ha sempre visto al suo interno autori classici accostati ad autori contemporanei. Si andrà quindi da arie di Mozart, Bellini e Bernstein a brani per sola orchestra dello stesso Mozart, Beethoven, Holst, e Ives. Suggestiva la riproposizione dell’aria “Glitter and be gay” di Leonard Bernestein.
Prossimi appuntamenti il 3 aprile, con tutta l’orchestra dei Pomeriggi, per un matinée che raccoglie le note di Rossini, Čajkovskij, Bizet, Verdi, Khachaturian e Bernstein; poi il 17 aprile con il violino di Fatlinda Thaci, la tromba di Luciano Marconcini e gli Archi dei Pomeriggi che affronteranno il barocco di Bach, Pachelbel e Telemann. Rossini, invece, sarà protagonista grazie alla direzione di Carlo Boccadoro nella mattina dell’8 maggio.
La chiusura è lasciata al primo flauto, Angela Citterio, diretta da Carlo De Martini e accompagnata dall’Orchestra tra le partiture di Mozart, Bach e Haydn.