Hanno aspettato che il bar chiudesse e che gli ultras si allontanassero. Poi hanno dato fuoco alla saracinesca. Alla vigilia del derby della Mole tra Torino e Juventus, stamattina verso le 5 qualcuno ha tentato di dare alle fiamme il bar Sweet, storico luogo di ritrovo dei tifosi granata situato di fronte all’ex stadio Filadelfia, monumento del calcio italiano in fase di ricostruzione. Subito sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia.
In mattinata il bar aveva già riaperto. Non ci sono stati grossi danni, l’interno è rimasto intatto e nessuno si è ferito. Solo la facciata bianca del palazzo si è annerita un po’. Nessuno degli ultras vuole azzardare ipotesi sulla responsabilità del gesto: “Non abbiamo ricevuto segnali, né ci sono tracce”, dice una tifosa. Il pensiero, però, va subito ai rivali bianconeri. “Non gli piace il faccia a faccia”, commenta sottovoce un ultras all’interno. Il gesto però è un affronto chiaro. Il bar Sweet è uno storico punto di ritrovo della tifoseria granata che, nonostante le divisioni interne, in occasione del derby si riunisce qui davanti per partire in corteo verso lo stadio. In questa strada, via Filadelfia, lo scorso anno un gruppo di tifosi del Toro aveva preso di mira l’autobus della Juventus lanciando pietre e prendendo a calci il pullman nel tentativo di bloccarlo mentre si dirigeva allo stadio.
Sull’episodio di stamattina sta indagando la Digos della questura di Torino. Al momento non c’è un sospetto specifico. “Non sappiamo ancora dire se è stato fatto da appartenenti a un gruppo specifico o a cani sciolti”, spiega un investigatore. La seconda ipotesi non va sottovalutata: lo scorso anno, durante il derby disputato allo stadio Olimpico, un ultras scollegato dai gruppi organizzati, Giorgio Evenzio Saurgnani, aveva lanciato la bomba carta verso la curva primavera dei granata.
Il comitato per l’ordine pubblico riunito in prefettura venerdì aveva già adottato misure di sicurezza elevate. Aumenteranno i controlli all’esterno dello stadio per evitare che vengano portati all’interno bombe carta e striscioni offensivi (come quelli sui morti di Superga spesso esposti allo Juventus Stadium). Inoltre il percorso del pullman della Juventus rimarrà segreto e potrà avere cambiamenti improvvisi. Ora, dopo questo l’incendio alla serranda del bar Sweet, l’attenzione delle forze dell’ordine sarà altissima.