Il precedente di Saint-Denis e quello di Hannover spingono alla massima cautela in vista delle numerose amichevoli di preparazione agli Europei di calcio. Lo sport, compreso il ciclismo belga, la cui stagione è iniziata oggi, sceglie di non fermarsi. Ma dappertutto è massima allerta
Belgio-Portogallo si giocherà ma a campi invertiti. Gli attacchi terroristici di Bruxelles arrivano a toccare inevitabilmente anche il mondo dello sport. Ma il calcio ha deciso di non fermarsi: l’amichevole fra la nazionale e quella di Cristiano Ronaldo in calendario martedì nella capitale belga si farà ugualmente, ma a Leiria. E anche il ciclismo, sport nazionale del Paese, va avanti: la Dwars door Vlaanderen, corsa che apre la stagione delle classiche del Nord, oggi è regolarmente partita da Roeselare (cittadina a un centinaio di chilometri da Bruxelles), in attesa di capire cosa fare per la 100esima edizione del Giro delle Fiandre, appuntamento molto sentito per cui sono attesi milioni di tifosi per le strade. Ma il problema non riguarda ovviamente solo il Belgio. Nei prossimi giorni in tutta Europa è prevista una serie di amichevoli che, dopo gli attentati di martedì e quelli di Parigi, mette in allarme i Paesi ospitanti. Tra questi anche l’Italia, visto che domani a Udine c’è il test con la Spagna.
Per la seconda volta la settimana di sosta dei campionati per le partite delle nazionali diventa un momento di tensione e paura in tutta Europa. Stavolta gli attentati dell’Isis a Bruxelles si sono concentrati sui trasporti: l’aeroporto di Zaventem, la metropolitana. Ma quanto successo a novembre 2015 mette paura anche al calcio. C’è il precedente dell’attentato a Saint-Denis, dove il bilancio avrebbe potuto essere peggiore se i kamikaze fossero riusciti a entrare. Pochi giorni dopo, a Hannover, lo stadio fu evacuato d’urgenza per un allarme bomba prima dell’amichevole Germania-Olanda. Anche Belgio-Spagna fu annullata in quell’occasione. Sorte che sembrava inevitabile anche per Belgio-Portogallo di martedì prossimo: impensabile giocare allo “Stadio Re Baldovino”, come da programma. Infatti in un primo momento il match era stato cancellato. Poi la Federazione è tornata sui suoi passi (a testimonianza della grande incertezza generale) e, vista la disponibilità del Portogallo, ha deciso di spostare l’incontro a Leiria.
Non è tutto risolto, però. La tensione resta anche altrove perché tra domani e martedì si giocano amichevoli in tutta Europa. Più d’una ad alto rischio. Ad esempio Turchia-Svezia, in programma domani alle 19.45 ad Antalya, nonostante solo domenica scorsa sia stato annullato il derby tra Galatasaray e Fenerbahce per una minaccia “non meglio precisata”. Mentre la Germania ospiterà nel giro di pochi giorni prima l’Inghilterra (sabato a Berlino) e poi proprio l’Italia (martedì a Monaco di Baviera), giorno in cui la Francia riceverà la Russia a Parigi. Inevitabilmente l’onda lunga del terrore arriva anche nel nostro Paese. Domani sera a Udine si gioca l’amichevole tra Italia e Spagna: quella che era una partita catalogata “senza rischi particolari” diventa oggetto di attenzione speciale. Stadio quasi militarizzato, città blindata per un match che tra l’altro non prevede la presenza di ospiti in arrivo dalla Spagna: i 25mila della Dacia Arena (l’ex stadio Friuli) saranno quasi tutti sostenitori azzurri, con l’eccezione di qualche spagnolo residente in Italia. A vigilare sullo stadio ci saranno Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza: la Questura ha chiesto rinforzi al Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno e ha già ordinato il potenziamento del contingente di steward sulle gradinate.
Si punta a garantire il massimo del controllo all’ingresso dell’impianto: non solo con l’utilizzo di metal detector, ma con l’aggiunta di unità cinofile antiesplosivo. Le verifiche potrebbero richiedere tempi più lunghi e le file allungarsi: per questo la Questura invita i tifosi a raggiungere presto lo stadio, i cancelli saranno aperti già dalle 18.30 (oltre due ore prima del via, previsto alle 20.45). Mentre nel pomeriggio verranno effettuati dei servizi preventivi di “bonifica” dell’impianto con l’impiego di un team di artificieri. Poi ci sarebbe anche la partita: un’amichevole di lusso contro i rivali della Spagna, una delle ultime occasioni di Antonio Conte per definire il gruppo azzurro che volerà in Francia agli Europei. Ma a questo punto del risultato poco importa: al fischio finale conterà solo che sia filato tutto liscio fuori dal campo.