Il rappresentante del Partito democratico e vicesegretario locale ha commentato così sui social network la notizia degli attentati di Bruxelles. Poi dopo qualche ora la giustificazione: "E' mia abitudine su alcuni argomenti postare due linee di pensiero per comprendere l'umore e le tendenze dei miei amici virtuali"
“Sinceramente non sono più giovane ma se c’è da tagliare qualche testa islamica per tutelare i miei figli de nada problems basta che mi fate il machete di Tejo. Ho vissuto fin troppo, diamoci da fare per gli altri e la sicurezza dei bimbi”. E’ stato il consigliere comunale Pd di La Spezia Enrico Conti a scrivere su Facebook questa parole, subito dopo gli attentati di Bruxelles in cui sono morte 32 persone.
Le parole di Conti, che è anche vicesegretario del Partito democratico locale, hanno subito creato numerose polemiche. Tanto che il consigliere ha poi pubblicato un secondo post per cercare di spiegare il suo “ragionamento”. “Faccio seguito a questo commento”, ha scritto sempre su Facebook, “e a un altro di altra natura sempre postato ieri sera per significare che è mia abitudine su alcuni argomenti postare due linee di pensiero per comprendere l’umore e le tendenze dei miei amici virtuali. Se poi tra loro ci sono degli speculatori non è colpa mia. A tal proposito valuterò nelle competenti sedi tali comportamenti, precisando che ho l’onore di vantare amicizie con persone di religione musulmana e non solo che danno un notevole contributo alla nostra collettività”.
In realtà sulla pagina Facebook del consigliere comunale non mancano altre dichiarazioni simili che già in passato hanno fatto discutere. Solo il 21 marzo infatti Conti aveva pubblicato un articolo (la cui fonte non è verificata) in cui si parlava di una donna che avrebbe messo nel forno la figlia di 2 anni. “Accendete un forno crematorio”, ha commentato Conti, “e fiondatecela dentro. Poi gli autori vengano da me che li difendo gratis”.