Il Senato non ha cominciato neanche oggi a votare la richiesta di uso delle intercettazioni tra Silvio Berlusconi e le Olgettine, avanzata dai magistrati di Milano per il processo Ruby Ter in cui l’ex presidente del Consiglio è accusato di corruzione. La giunta per le immunità di Palazzo Madama aveva rinviato nella seduta precedente per via delle troppe assenze dei senatori del Pd. Questa volta invece lo slittamento della discussione e del voto sulla relazione del presidente Dario Stefano (Sel) è avvenuto perché la seduta è “andata troppo per le lunghe” e i parlamentari sono stati poi richiamati in Aula per il ddl sul Terzo Settore. Prima della discussione generale, peraltro, il rinvio era stato richiesto da Bruno Alicata (Forza Italia) perché si discutesse l’autorizzazione dopo la pronuncia del giudice per l’udienza preliminare. La richiesta è stata comunque respinta. “Noi come Pd – spiega il capogruppo Pd in Giunta, Giuseppe Cucca – abbiamo detto no alla richiesta di rinvio di Forza Italia, ma siccome ci sono stati molti interventi non si è riusciti a dare per oggi una risposta definitiva sulla richiesta dell’uso delle intercettazioni”. Ha votato a favore del rinvio proposto da Forza Italia anche il senatore socialista Enrico Buemi. E’ molto probabile che la giunta tornerà a riunirsi dopo Pasqua.
Proprio ieri si è tenuta la prima udienza preliminare del processo Ruby Ter: gli imputati sono 31 e tra questi c’è anche Berlusconi. La Procura, come ha spiegato il Corriere della Sera, proprio in quella sede, ha depositato un estratto conto degli ultimi due anni dell’ex presidente dal quale emerge che l’ex presidente del Consiglio sta ancora pagando le Olgettine.
Durante la discussione in giunta si è verificato uno scontro definito “abbastanza aspro” tra il presidente e relatore Stefano e il senatore di Forza Italia ed ex sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo. Quest’ultimo voleva che venissero forniti chiarimenti e approfondimenti sulla relazione già in sede di discussione generale. Stefano aveva invece replicato che eventuali chiarimenti sarebbero stati dati dal relatore direttamente in sede di replica “senza interrompere ogni volta” l’esame della richiesta.
Prima che cominciasse l’esame del caso Berlusconi è stato incardinato l’iter per la decadenza da senatore del parlamentare berlusconiano Augusto Minzolini, condannato in via definitiva per peculato per l’uso improprio delle carte di credito della Rai quando era direttore del Tg1.