Leopold Hect, vent’anni e studente di legge, è morto per le gravi ferite riportate nell’esplosione della metropolitana a Maelbeek. Cresciuto in una famiglia di importanti avvocati (la nonna Marina Coppieters era un magistrato molto noto noto in Belgio), frequentava l’università Saint Louis. Gli amici raccontano che la sua passione era il teatro ed era un abile improvvisatore.

I genitori hanno deciso di donare gli organi del ragazzo. “Mio figlio era un intellettuale”, ha detto la madre, che è magistrato, al quotidiano La Libre Belgique, “era convinto che solo le parole potessero sconfiggere l’oscurantismo. Nello stesso spirito non siamo in collera con nessuno”. Abbiamo scelto di donare gli organi, ha spiegato, perché è in linea “con i valori di nostro figlio”.”Speriamo che il suo dono degli organi possa salvare una vita o aiutare una persona”.

Leopold Hecht

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