“Incompetenti“. Non ha usato giri di parole il presidente turco Erdogan per definire le autorità belghe in merito all’estradizione e alla successiva liberazione di Ibrahim Bakraoui, uno degli attentatori di Bruxelles. Le autorità turche hanno riferito che il terrorista fu arrestato a giugno ed estradato in Olanda, ma sia le autorità dell’Aja che quelle belghe lo rimisero in libertà. “Lo abbiamo preso a Gaziantep, lo abbiamo estradato, ma quei signori non hanno preso alcune misura contro il terrorista e lo hanno rilasciato… spiegateci il motivo”, ha detto Erdogan.
Su posizioni diametralmente opposte, invece, John Kerry. A sentire il segretario di Stato Usa, infatti, il governo del Belgio ha agito con forza per combattere il terrorismo prima degli attentati di martedì scorso, smentendo le opinioni secondo cui le autorità di Bruxelles non sappiano coordinarsi. “Questo governo è in carica da un anno, e si è mosso con grande forza per affrontare il terrorismo: in effetti, qui abbiamo avuto un aumento di foreign fighers un mese fa” ha detto Kerry. Che poi ha sottolineato la posizione degli Stati Uniti nella guerra contro il Califfato: “Non ci faremo intimidire” e “non ci fermeremo fino a quando non avremo eliminato” l’ideologia dell’Isis “da questo mondo. Sono fiducioso sul nostro successo e sulla possibilità di riportare la pace”.