Un delfino si è messo in competizione con il surfista australiano Soli Bailey che, durante una delle sue esibizioni sulla tavola, è stato proprio affiancato dall’animale che è uscito fuori dall’acqua cavalcando con il ragazzo la cresta dell’onda
(video tratto dal canale Youtube Matt Lewis)
Cronache Bestiali - 26 Marzo 2016
Australia, surfista e delfino cavalcano insieme la cresta di un’onda
La Playlist Cronache Bestiali
- 10:59 - Milano: sottrae 450mila euro a condomini, arrestato amministratore
Milano, 27 set. (Adnkronos) - Arresti domiciliari e il sequestro preventivo di 450mila euro. E' questa la misura scattata nei confronti di un amministratore di condominio -operante nel milanese e in provincia di Monza Brianza -, indagato dalla procura meneghina per appropriazione indebita e autoriciclaggio. Secondo le indagini, l'uomo si sarebbe illecitamente appropriato di oltre 330.000 euro, sottraendoli direttamente dai conti correnti dei condomini amministrati e trasferendoli, mediante bonifici bancari e assegni, a proprio favore. Il denaro sarebbe stato quindi utilizzato per far fronte alle spese personali e familiari, spese mediche e abbonamenti in palestra.
Tra i pagamenti ricostruiti dalla Guardia di finanza anche il conto del meccanico e il saldo del catering ingaggiato per un evento privato. Nel corso delle indagini è inoltre emerso come l'amministratore di condominio avesse impiegato oltre 111.000 euro in attività speculative, tra cui ricariche di conti di gioco online. Tra i modi usati per il raggiro c'è l'aver indicato quale beneficiano dei bonifici un nominativo fittizio, solitamente ricorrente tra i fornitori abituali dei condomini, ma inserendo l'iban del proprio conto corrente personale.
- 10:30 - Ucraina: Usa, 'rischio rappresaglia russa più forte se ok a uso missili a lungo raggio'
Washington, 27 set. (Adnkronos) - Le agenzie di intelligence statunitensi ritengono che la Russia probabilmente risponderà con maggiore violenza contro gli Stati Uniti e i partner della coalizione, eventualmente con attacchi letali, se accetteranno di dare agli ucraini il permesso di impiegare missili a lungo raggio forniti da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia per attacchi in profondità all'interno della Russia. Lo scrive il New York Times, che riporta, una valutazione dell'intelligence Usa che minimizza l'effetto che i missili a lungo raggio avrebbero sull'andamento del conflitto.
La valutazione evidenzia quello che gli analisti dell'intelligence considerano il potenziale rischio e i vantaggi incerti di una decisione che ora spetta al presidente Joe Biden, dopo che ieri ha incontrato alla Casa Bianca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo i servizi americani, non è ancora chiaro, anche a causa delle pressioni interne, cosa abbia deciso di fare. Zelensky ha fatto pressioni pubblicamente e privatamente affinché venisse autorizzato l'uso dei missili per spingere la guerra più in profondità nella Russia. Mentre il presidente russo Vladimir Putin ha alzato il tono delle minacce per dissuadere gli Stati Uniti e i partner della coalizione dal fornire sistemi d'arma più avanzati agli ucraini.
I critici di Biden e dei suoi consiglieri affermano che sono stati troppo facilmente intimiditi dalla retorica ostile di Putin e che l'approccio dell'amministrazione basato su un incremento graduale dell'armamento degli ucraini li ha svantaggiati sul campo di battaglia. I sostenitori dell'approvviggionamento graduale delle armi affermano invece che ha avuto in gran parte successo nell'evitare una violenta risposta russa, anche se potrebbe non essere più così.
La valutazione dell'intelligence descrive una serie di possibili risposte russe alla decisione di consentire attacchi a lungo raggio con missili forniti dagli Stati Uniti e dall'Europa: dall'intensificazione degli incendi e dei sabotaggi contro strutture in Europa, fino ad attacchi potenzialmente letali contro basi militari statunitensi ed europee. I funzionari americani affermano che il Gru, l'agenzia di intelligence militare russa, è responsabile della maggior parte degli atti di sabotaggio in Europa che hanno avuto luogo finora. Se Putin decidesse di espandere la campagna clandestina in risposta all'uso di missili in territorio russo, i funzionari statunitensi ritengono che i russi continuerebbero a farlo in segreto, piuttosto che condurre apertamente attacchi alle strutture e alle basi statunitensi ed europee, per ridurre il rischio di un conflitto più ampio.
Coloro che nell'esercito statunitense e nell'amministrazione Biden sostengono l'uso dei missili da parte degli ucraini per attacchi fino a 300 chilometri all'interno della Russia affermano che ciò consentirebbe loro di colpire basi russe e depositi di munizioni più distanti. Il che renderebbe più difficile per la Russia rifornire le sue forze in prima linea all'interno dell'Ucraina e potenzialmente aiutare gli ucraini a fermare l'avanzata russa. E dimostrerebbe anche un forte sostegno occidentale all'Ucraina in un momento di incertezza sulle sue prospettive sul campo di battaglia. Ma nella loro valutazione, le agenzie di intelligence statunitensi esprimono dubbi sul fatto che, anche se agli ucraini fosse consentito di utilizzare missili a lungo raggio, ne avrebbero a disposizione un numero sufficiente per modificare radicalmente il corso del conflitto.
Inoltre, dopo i primi attacchi, i russi probabilmente sposterebbero i depositi di munizioni, i posti di comando, gli elicotteri d'attacco sul campo di battaglia fuori dalla portata dei missili.
- 10:27 - G7 Agricoltura: Lollobrigida ai ministri, 'presenza giovani è importante'
Siracusa, 27 set. (Adnkronos) - “La presenza dei giovani in agricoltura è importante. È utile conoscere le politiche e le attività che i Paesi G7 stanno attuando per promuovere il ricambio generazionale, ma volevo sentire direttamente dalla voce dei nostri giovani quali sono le loro necessità e i problemi quotidiani che si trovano ad affrontare”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, nel suo discorso di apertura al G7 Agricoltura.
- 10:17 - **Industria: Istat, a luglio fatturato - 0,4% su mese, -4,7% su anno**
Roma, 27 set. - (Adnkronos) - A luglio l'Istat stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, sia diminuito dello 0,4% in valore e dello 0,3% in volume rispetto al mese precedente: un dato che è il risultato di incrementi sul mercato interno (+0,5% in valore e +0,2% in volume) e cali sul mercato estero (-2,4% in valore e -1,3% in volume). Per il settore dei servizi, l'Istat osserva un aumento dell’1,9% in valore e dell’1,8% in volume. Quanto ai raggruppamenti principali di industrie, a luglio si registra un aumento congiunturale solo per l’energia (+3,3%), mentre risultano in diminuzione i beni di consumo (-0,2%), i beni intermedi (-0,6%) e quelli strumentali (-1,8%).
Su base annua il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, registra una flessione sia in valore (-4,7%) sia in volume (-3,9%), sintesi di diminuzioni del 4,7% sul mercato interno (-4,3% in volume) e del 4,6% su quello estero (-3,1% in volume). I giorni lavorativi di calendario sono stati 23 contro i 21 di luglio 2023. A livello di settore l'Istat registra un marcato calo per i beni strumentali (-11,3%) e flessioni più contenute per i beni intermedi (-2,6%), per i beni di consumo (-1,4%) e per l’energia (-0,5%). Nei servizi, si registrano incrementi tendenziali del 4,4% in valore e del 2,3% in volume.
Commentando i risultati l'istituto sottolinea come continui la fase di debolezza dell’industria in senso stretto, con il terzo mese consecutivo di calo congiunturale del fatturato, sia in valore sia in volume. Al contrario, nel settore dei servizi si osserva un recupero diffuso, dopo due mesi di flessione, più robusto nel comparto del trasporto e magazzinaggio e nelle attività professionali, scientifiche e tecniche. Anche in termini tendenziali e al netto degli effetti di calendario gli andamenti sono differenziati tra i due macrosettori, con una perdurante debolezza nel settore industriale e un andamento positivo per i servizi.
- 09:57 - Premi, il Magna Grecia ad Alberto di Monaco
Roma, 27 set. (Adnkronos) - La Fondazione Magna Grecia, impegnata da anni nello sviluppo e nella promozione del Mezzogiorno in Italia e nel mondo, ha insignito il Principe Alberto II di Monaco del “Premio Internazionale Magna Grecia”, riconoscimento pensato per omaggiare coloro che più si sono distinti per la valorizzazione dell’italianità nel mondo, nella cornice della Galleria Doria-Pamphilj a Roma. Tra le motivazioni del conferimento si legge: "Per aver voluto promuovere, rafforzare e valorizzare speciali legami con l'Italia. Un riconoscimento che resta significativo per il valore umanitario e l'azione che il Principe, sempre sensibile alle tematiche del nostro tempo, ha saputo imprimere nel suo instancabile impegno internazionale".
Il premio, istituito nel 1997, viene assegnato per la prima volta in Italia. "Siamo molto orgogliosi di consegnare questo premio a Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco, che nel corso degli anni ha coltivato i suoi fortissimi legami con l’Italia e si è impegnato, fin dalla sua incoronazione, nella promozione del Mezzogiorno d’Italia", commenta Nino Foti, Presidente della Fondazione Magna Grecia. "Sono profondamente colpito dall’attribuzione di questo premio - ha commentato il Principe Alberto II di Monaco - lo interpreto come un incoraggiamento a proseguire il viaggio che ho intrapreso per incontrare le genti, gli amministratori locali e le forze vitali dell’Italia meridionale".
Negli anni precedenti sono state insignite del Premio Internazionale Magna Grecia personalità quali, tra gli altri, il regista premio Oscar, sceneggiatore e produttore cinematografico Giuseppe Tornatore, il Presidente Mediaset Fedele Confalonieri, il Presidente della Repubblica Argentina, Mauricio Macri, il Governatore dello Stato di New York, George Pataki, il medico, biologo e accademico statunitense, Robert Gallo e il fisico, imprenditore, inventore del microprocessore e del touchscreen nonché candidato al Premio Nobel per la Fisica, Federico Faggin.
- 09:56 - Premi, Alberto di Monaco: "Il Magna Grecia incoraggiamento a proseguire viaggio al sud"
Roma, 27 set. (Adnkronos) - "I diversi viaggi che in questi ultimi anni mi hanno portato in Italia meridionale nell'ambito della rete dei siti storici Grimaldi di Monaco, hanno in larga parte contribuito ad avvicinarmi ai tanti territori che storicamente costituivano la "Magna Grecia", vale a dire le odierne regioni di Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia", afferma il Principe Alberto II di Monaco durante il suo discorso al Premio Magna Grecia, presso la Galleria Doria-Pamphilj a Roma.
"Sono felice di essere stato insignito del titolo di Dottore honoris causa per l'impegno assiduo in favore dell'ambiente, da parte di tre università della "Magna Grecia": Palermo nel 2017, Napoli nel 2018 e Reggio Calabria nel 2021. Apprezzo la qualità e l'abbondanza delle produzioni agroalimentari dell'Italia meridionale e le specialità gastronomiche che abbiamo avuto modo di gustare a Monaco in occasione del 5° incontro dei siti storici Grimaldi, il 15 e 16 giugno scorsi sulla place du Palais. Questo premio è un incoraggiamento a proseguire il viaggio che ho intrapreso per incontrare le genti, gli amministratori locali e le forze vitali dell'Italia meridionale".
- 09:51 - Premi, Foti: "Il Magna Grecia contributo per chi vuole ritrovare le radici"
Roma, 27 set. (Adnkronos) - "Il premio fa emergere la ricerca dell'italianità. Un contributo particolare a coloro i quali con la loro vita hanno fatto sì che la riconoscenza e il ritrovare le loro radici fosse una fase importante della loro vita": lo dice afferma Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia, a margine della cerimonia di conferimento del “Premio Internazionale Magna Grecia” tenutasi presso la Galleria Doria-Pamphilj a Roma.
“E’ la prima volta che consegniamo questo premio in Italia. Fino ad ora il conferimento veniva fatto in Paesi stranieri dove gli italiani di origine hanno contribuito allo sviluppo delle rispettive civiltà. Siamo stati negli Stati Uniti, in Canada , Venezuela, Argentina, Brasile”, prosegue Foti.
"E’ importante ritrovare e ritornare nei luoghi dove i propri avi hanno lasciato traccia visibile ancora oggi. La Magna Grecia non è un concetto geografico ma culturale. Nel '700 illustri scrittori facevano viaggi nel Sud Italia con le carrozze per scoprire e conoscere luoghi e cultura del sud Italia. conoscere e attualizzare i messaggi per il presente e per il futuro ritrovando la forza del passato", conclude.