Il gruppo rock britannico ha iniziato il proprio show nel centro Ciudad Deportiva dell'Avana sulle note di Jumping Jack Flash. "Sappiamo che anni fa era difficile sentire la nostra musica a Cuba, ma ora siamo qui per voi, nella vostra bella terra. Credo che finalmente i tempi stiano cambiando" ha detto Mick Jagger
Rolling Stones in concerto a Cuba a pochi giorni dalla storica visita del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Il gruppo rock britannico ha iniziato il proprio show nel centro Ciudad Deportiva dell’Avana sulle note di Jumping Jack Flash. “Sappiamo che anni fa era difficile sentire la nostra musica a Cuba, ma ora siamo qui per voi, nella vostra bella terra. Credo che finalmente i tempi stiano cambiando” ha detto Mick Jagger, in spagnolo.
Il primo concerto di Jagger, Keith Richards, Ronnie Wood e Charlie Watts nella Cuba socialista: un live gratuito che appare un segno del cambiamento in atto nel Paese, dove dopo la presa del potere di Fidel Castro la musica rock non era tollerata dal regime ed era vietata alla radio e alla tv cubana perché considerata la punta di diamante dello stile di vita capitalistico.
“Siamo finalmente qui. Siamo sicuri che sarà una notte indimenticabile”, ha aggiunto sempre in spagnolo il cantante 72enne, avvolto in una giacca di paillettes prima di lanciarsi per l’ennesima volta su e giù per il palco lungo 80 metri e largo 56. Nelle prime file del concerto all’aperto c’erano in realtà per lo più stranieri: tedeschi, americani, argentini e messicani. Nella zona vip, tra gli altri, la top model Naomi Campbell e l’attore Richard Gere. E sulle note di Satisfaction tutto il pubblico ha iniziato a saltare per il finale: i 3.55 minuti dalla versione originale si sono allungati del doppio, fino all’ultimo secondo di un concerto storico.