Da molti anni in Regione Lombardia stiamo assistendo ad un cambiamento dalla sanità pubblica a quella privata accreditata che, se controllata adeguatamente, può essere da stimolo a tutti gli operatori sanitari e portare una migliore offerta di salute ai cittadini. Ma il controllo e la distribuzione dei carichi sono fondanti, altrimenti si assiste gradualmente ad una richiesta diretta di partecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria, oltre a quella che già paghiamo con le tasse.
In questa ottica sono da vedere, da controllare e reprimere le varie offerte ad esempio di esami o visite con tariffe “agevolate”, che spesso corrispondono a quanto la struttura prenderebbe dalla Regione. Esse in realtà occupano gli spazi, allungando le liste d’attesa delle visite del sistema sanitario.
Ancor peggio sono le visite private che vengono offerte a distanza di poche ore con palese conflitto di interesse fra il pubblico ed il privato, peggio se vengono usate come possibile “scelta” del medico che con il pubblico non avviene. Perché questo ulteriore modo di veicolare i cittadini-pazienti? Chi controlla veramente?
Mi è capitato di sapere che anche dall’altra parte dell’Italia esistono situazioni in cui l’offerta verso il privato è quanto meno sbilanciata. Scrissi alla fine del 2014 come un reparto di reumatologia di un ospedale pubblico potesse risparmiare rimanendo nell’eccellenza. Ora, dopo l’emanazione del decreto numero 30 del 3 marzo scorso, la reumatologia dell’Ospedale “Morelli” di Reggio Calabria potrebbe essere ridimensionata a scapito di strutture private accreditate non proprio a portata di mano, visto che sono poste in altre Province. Infatti nel decreto si evidenza che l’attribuzione dei 40 posti letto non sono stati divisi per Provincia (Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza) ma concentrata su Cosenza e Crotone con lunghi spostamenti degli altri calabresi fino alla migrazione in altre regioni.
Chi gioca con la salute dei cittadini? Ministro Lorenzin la lista delle domande a cui rispondere non le pare che si allunghi ogni giorno?