Cultura

“Paper First”, Il Fatto (anche) in libreria

Le inchieste, i lati oscuri del potere, i segreti della politica, il costume, la cultura e il mondo dei giovani saranno i temi della nuova collana libri diretta da Marco Lillo ed edita dalla Società Editoriale Il Fatto. L'iniziativa sarà presentata sabato 2 aprile durante il Book-pride in programma a Milano presso lo spazio Base

di Cinzia Monteverdi

Nasce Paper First, un nuovo marchio della Società Editoriale Il Fatto. Nell’era digitale che traccia un percorso obbligato delle case editrici, la nostra Società intende tutelare anche il valore della modesta e apparentemente snobbata carta anche attraverso la pubblicazione di libri delle firme del Fatto Quotidiano e non solo.

I titoli di questo nuovo ramo aziendale che usciranno in edicola e in libreria saranno dieci l’anno. Una piccola produzione che però serve a tutelare un grande valore.

Le inchieste, i lati oscuri del potere, i segreti della politica, il costume, la cultura, il mondo dei giovani, saranno fra i temi già delineati dal nostro giornale ma che avranno il giusto approfondimento nella nostra collana libri diretta da Marco Lillo.

Sabato 2 aprile durante il Book-pride che apre domani a Milano presso lo spazio Base, ci sarà l’occasione per presentare il nuovo percorso della nostra Società Editoriale la cui prima uscita in libreria sarà a maggio con il libro Il potere dei segreti dove Lillo svela i retroscena della politica italiana attraverso intercettazioni inedite.

Paper First è un messaggio: la Società Editoriale Il Fatto seppur impegnata in un piano di diversificazione non abbandonerà mai la valorizzazione dei contenuti che l’hanno sempre contraddistinta. Il Fatto è nato in un momento in cui la crisi del mercato editoriale era già in corso e siamo cresciuti fin dal primo anno in controtendenza rispetto a tutti i trend.

Oggi invece il mercato ci impone la corsa verso l’equilibrio tra l’edicola, il digitale e l’intero mondo dell’online. Ma l’obiettivo importante sarà quello di non essere fagocitati dall’ovvietà della tecnologia che stabilisce regole nuove per informarsi e assecondare i tempi che cambiano mantenendo però sempre un piede fermo su ciò che ancora può costituire un importante valore, culturale ed economico.

La rete ci insegna a informarci in fretta ma a volte troppo. La carta ci insegna ancora ad approfondire. Arriveranno forse anche i tempi dove ci abitueremo tutti ad approfondire per via digitale, ma non è ancora arrivata l’ora di stracciare la carta.

La nostra società non sarà ferma sul fronte del digitale. Fra pochi giorni presenteremo il nostro nuovo progetto, un mix di carta e digitale, che cerca di fare i conti con la crisi dell’editoria. Un nuovo piano di sviluppo sul digitale per rispondere al tanto diffuso monito Digital First. E allora, lasciateci la provocazione di lanciare, in controtendenza ma senza dimenticare le necessità del presente, il nuovo marchio Paper First.

Cinzia Monteverdi – Amministratore delegato Società Editoriale Il Fatto

Da Il Fatto Quotidiano del 31/03/2016

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