Comprarsi la Toyota Prius ibrida plug in o la Prius ibrida e basta? La domanda è da blog e non da corsa dal concessionario, perché la prima – presentata al Salone di New York con il nome di Prime per quel mercato – non è ancora in vendita in Italia, né c’è ancora la decisione di farlo. Ma essendo questo un blog e non avendo obiettivi né problemi di margini, vale la pena discuterne come fossimo al bar. Luogo da non schifare, perché è nel nostro vero quotidiano che più spesso scattano le decisioni di acquisto.
Al bar, la Toyota ibrida sembra ancora più conveniente. Mica per altro: la batteria al nichel metallo idruro, supercollaudata da vent’anni, non ha bisogno di venir ricaricata. Vado in elettrico quando posso, non più di 2 chilometri, ma vado sempre. Un po’ come se lo smartphone in tasca da stasera funzionasse sempre, senza bisogno di rubare la presa al tostapane. Wow.
Con la Toyota ibrida plug in, invece, ti attacchi. Nel senso che la nuova batteria agli ioni di litio, più densa e più leggera, ha bisogno di essere ricaricata anche da una semplice presa domestica (pure quella del tostapane, se avete una cucina comoda per ospitare una Prius). Una rottura (si può dire, no?), però è come se in cambio avessi una connessione superveloce per lo smartphone: con questa Prius puoi percorrere in modalità elettrica oltre 50 chilometri (a batteria carica), andandoci anche senza schiacciare il tasto EV. Wow.
Al bar l’inquinamento acustico è alto, ma se parli di Toyota ibride puoi dare una bella botta all’inquinamento ambientale: passando da emissioni e consumi dichiarati della ibrida rispettivamente di 70 grammi di anidride carbonica per chilometro e di 33,3 chilometri al litro, alla “banda larga” della ibrida plug in rispettivamente di 32 grammi e 71,4 chilometri al litro. Teoria, però la discussione è meglio di Roma-Lazio, e alla salute questo potrebbe far bene.
Okay (ha 177 anni questa parola, qui la sua curiosa storia), penso che la Toyota Prius plug in arriverà anche in Italia. Mica si può fermare il progresso. Diciamo nel 2017, quando ci sarà la concorrente Hyundai Ioniq ibrida plug in. Che sarà in vendita prima ibrida (batteria a ioni di litio), poi elettrica e poi frizzante come la Prime. Al bar c’è da berci su.