Dopo le dimissioni del ministro dello Sviluppo Federica Guidi, le opposizioni chiedono che sia sfiduciato tutto il governo. Ma non trovano l’accordo sul testo e rischiano di non avere abbastanza voti. A lanciare l’appello per primi sono stati i 5 Stelle, ma non è bastato perché si aprisse un tavolo di confronto. La Lega Nord ha accettato a condizione che la mozione fosse scritta insieme, ma il deputato grillino Roberto Fico ha respinto l’offerta: “Noi presenteremo il nostro testo”, ha scritto su Twitter, “se la Lega vuole la vota, ma insieme non scriviamo niente. Al massimo ti fai un selfie!”. Quindi nessun accordo. “Sono solo dei chiacchieroni”, hanno replicato i capigruppo della Lega Nord Gianmarco Centinaio e Massimiliano Fedriga, “È evidente che l’unica cosa che gli interessa è proteggere questo governo. Ma la gente lo capirà che Grillo, Di Maio e compagni sono amici di Renzi”.
In mattinata era stato il membro del direttorio M5s Luigi Di Maio a chiamare in causa i colleghi: “La minoranza Pd vuole mandarlo a casa o tenersi le poltrone? Io sfido tutti. Noi abbiamo la forza di presentare la nostra mozione di sfiducia, chi vorrà venirci dietro lo faccia. Ora siamo alla prova dei fatti: chi vuole mandare a casa Renzi?”. Un appello che però non è piaciuto ai critici del partito: “Noi siamo minoranza Pd, non parte dell’opposizione. Quelli sono appelli strumentali”, ha commentato il senatore dem Federico Fornaro. Lo stesso vicesegretario dem Lorenzo Guerini ha liquidato il caso definendo “patetico” il tentativo dei 5 stelle.
Il vicepresidente della Camera Di Maio ha motivato così la decisione di presentare una sfiducia “collettiva” che riguarda tutto l’esecutivo: “Questo è un governo che fa le leggi e gli emendamenti per il compagno di un ministro. Questo è un governo inadeguato, un governo che pensa non solo agli interessi della lobby ma proprio a quelli personali, familistici. Se c’è una questione di opportunità politica sul caso del ministro Guidi, allora c’è un caso di opportunità politica sull’esistenza di questo governo”. I 5 Stelle hanno inoltre lanciato un appello perché anche le altre forze di opposizione votino il provvedimento: “Ora decideremo se presentare la mozione alla Camera o al Senato. Tenete presente che in questo momento il governo è molto debole e noi vogliamo che vada a casa in massa. Ci aspettiamo che chi combatte questo governo da dentro il Pd voti la mozione”.
Forza Italia sta invece valutando se presentare la propria richiesta di sfiducia. Intanto il capogruppo alla Camera Renato Brunetta attacca la ministra per le Riforme Maria Elena Boschi: “La notizia non sono le dimissioni di Federica Guidi, la notizia è che non si sia dimessa la ministra Boschi, perché ricordo a me stesso e ricordo a tutti che i maxi emendamenti alla legge di Stabilità li firma il ministro per i Rapporti con il Parlamento, e cioè il ministro Boschi”. E ha aggiunto: “Abbiamo denunciato come, fin dagli esordi, il governo Renzi avesse trasformato le leggi di Stabilità in ‘marchettificio’. Rivendico l’invenzione del termine o l’applicazione di questo termine alle leggi di stabilità. Un grande marchettificio, vale a dire un luogo dove si concentravano favori lobbistici di tutti i tipi”.