L’auto era in divieto di sosta, ok. E pure in una posizione che poteva creare più di un fastidio. Ma che un assessore che partecipa a un’iniziativa anti graffiti prenda il rullo, lo intinga nella vernice e decida di imbrattare la vettura non si era mai visto. Giustizia fai da te a Milano, in tempi di campagna elettorale. Protagonista del gesto che in rete sta suscitando molte critiche, ma anche qualche presa di posizione a favore, è Carmela Rozza, esponente del Pd e tra i primi assessori della giunta Pisapia che ha sostenuto alle primarie Giuseppe Sala.
Il tutto accade in mattinata, quando Rozza, che ha le deleghe per i Lavori pubblici e il Decoro urbano, arriva in via Mantegna per partecipare al “Cleaning Day” organizzato dal Comune in collaborazione con i genitori degli alunni delle scuole. Lo scopo dell’iniziativa è quella di dare una mano di vernice su alcuni muri deturpati da graffiti e tag. Solo che un’Audi è parcheggiata in divieto di sosta proprio accanto al muro da ripulire e rende difficili le operazioni dei volontari in quel punto. Alla Rozza non basta che vengano chiamati i vigili e che loro stacchino una contravvenzione. Così decide di fare una bella striscia bianca sulla portiera dell’auto.
“Voleva essere un segnale, la multa non era sufficiente – commenta l’assessore a caldo -. Almeno così avrà un segno della sua maleducazione”. Ma fioccano subito le polemiche, ancora una volta con al centro un politico a auto in divieto di sosta, dopo il caso di Mariastella Gelmini che pochi giorni fa ha contestato in un video le “troppe” multe del comune davanti a delle vetture in divieto e che, pizzicata in divieto, è andata via senza conciliare.
Su Twitter si va da chi fa ironia sul cognome dell’assessore, Rozza appunto, a chi come @zeropregi ricorda che imbrattare mezzi di trasporto privati è un reato che il codice penale punisce anche con la reclusione. Critiche pure dal mondo politico. Sia dal fronte avverso, con il candidato sindaco Stefano Parisi che si dice “senza parole” e uno degli altri sfidanti di Sala, Corrado Passera, che parla di “gesto inqualificabile”. E critiche anche da qualche esponente di centrosinistra, come il consigliere comunale di Sel Mirko Mazzali che su Facebook scrive: “Se sei una persona che amministra non puoi farti giustizia da te, infliggendo sanzioni”. Nessuna scusa per il momento dalla Rozza, che in una nota ribatte: “La pennellata che ho dato sullo sportello dell’auto è stata un atto di ribellione ad un gesto di arroganza cui purtroppo continuiamo ad assistere ogni giorno. Voglio rassicurare sugli effetti della mia azione: si tratta di pittura che non produce alcun danno sulla superficie della vettura e che è stata rimossa pochi minuti dopo da un volontario”.