Il procuratore capo: "Le parti potenzialmente offese non sono 7-8". Il prelato aveva già respinto le accuse definendole "totalmente infondate". Anche il Vaticano ha espresso forti dubbi
La procura di Cassino ha chiesto l’archiviazione per il vescovo di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo, monsignor Gerardo Antonazzo, indagato per molestie sessuali su alcuni seminaristi, per difetto di querela. A dirlo è lo stesso procuratore capo Luciano d’Emmanuele. Il magistrato ha anche precisato che il numero delle parti potenzialmente offese “non è di 7-8”, così come riportato in un primo momento dalla stampa. “Questo – scrive il procuratore in una nota – al fine della tutela di una corretta informazione e della posizione dell’indagato”.
Il prelato aveva già respinto le accuse parlando di “totale infondatezza” e anche il Vaticano – che in questi mesi ha accelerato nella “tolleranza zero” per queste vicende – ha espresso forti dubbi sulla veridicità delle accuse: chi è a conoscenza del dossier, trasmesso per conoscenza alla Santa Sede, sottolinea che contro il vescovo sono state mosse contestazioni ritenute “costruite ad arte” da persone respinte dal seminario perché considerate non adatte.
L’inchiesta della Procura di Cassino era partita nel dicembre scorso quando alla Procura di Cassino è arrivata una lettera firmata da un giovane seminarista che raccontava delle presunte molestie che lui e altri sette giovani, tutti maggiorenni, avrebbero subito.
Aggiornamento
“Con decreto emesso il 17 agosto 2016, il Giudice per le indagini preliminari di Cassino, dott.ssa Donatella Perna, ha archiviato il procedimento penale iscritto a carico del Monsignor Gerardo Antonazzo, in quanto difettava una valida querela, necessaria per la procedibilità dell’azione penale”.