“Qui possiamo contare su una forza lavoro qualificata e su una realtà industriale di grande competenza, con buone università e una tradizione automotive di alta qualità”. Con queste parole l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles Sergio Marchionne ha annunciato un investimento da 500 milioni di dollari nell’impianto di Cordoba, in Argentina.
Questa cifra servirà per produrre un modello d’auto totalmente nuovo che sarà costruito solo nel Paese sudamericano e che sarà destinato ai mercati dell’America Latina: l’avvio della produzione è previsto per la seconda metà del 2017 e lo stabilimento avrà una capacità annua di oltre 100.000 veicoli. Fca prevede che il nuovo modello utilizzerà per il 50% componenti prodotti in loco. L’investimento comprenderà l’ammodernamento degli impianti e l’implementazione di nuove tecnologie e processi, lo sviluppo dei fornitori e attività di ricerca e di formazione.
Alla cerimonia presso lo stabilimento di Ferreyra di Cordoba, dove Marchionne ha dato l’annuncio dell’investimento, era presente anche il presidente argentino Mauricio Macri (il cui nome è citato nel dossier Panama Papers insieme a quello dell’ex presidente della Fiat, Luca di Montezemolo) che ha ricordato: “Ventuno anni fa lavoravo proprio in questo stabilimento, e tra le cose più importanti nella mia formazione c’è stato il lavoro nell’industria dell’auto”. Non a caso quello annunciato a Cordoba rappresenta uno degli orientamenti di fondo del nuovo governo: “L’Argentina”, ha precisato, “deve tornare al mondo, e d’altro lato il mondo deve avere fiducia nel Paese”.