L'intenzione della multinazionale tedesca è quella di mantenere l’intera struttura industriale in Italia e di non cambiare il brand. L’i.Lab di Bergamo, che resterà l'headquarter italiano, diventerà sede della divisione di Ricerca e sviluppo di prodotto di tutto il gruppo
Quattrocento esuberi su 2.500 addetti in Italia, entro il 2020. E’ quanto prevede il piano piano presentato a Bergamo da Bernd Scheifele, Ceo di Heidelberg, nuovo azionista tedesco di Italcementi prima controllata dalla famiglia Pesenti. Inoltre, sarà mantenuta l’intera struttura industriale in Italia e il brand Italcementi. L’i.Lab di Bergamo, che rimarrà l’headquarter italiano, diventerà sede della divisione di Ricerca e sviluppo di prodotto di tutto il gruppo.
Data la scelta di HeidelbergCement di non dotarsi di headquarter sub-regionali, alcune funzioni di staff e amministrative verranno invece accentrate nella nuova controllante. Nel dettaglio, il piano, da completare entro il 2020, prevede la riallocazione in altre sedi all’interno del gruppo di circa 170 persone. Eventuali esuberi a Bergamo, tra le 230 e le 260 unità, verranno poi gestiti attraverso la Cassa Integrazione, che non sarà ampliata rispetto ai numeri stabiliti dalla procedura già concordata da Italcementi. Inoltre, verranno negoziati con i sindacati specifici accordi di uscita anticipata. Al termine del periodo di transizione, nel 2020, nella sede di Bergamo rimarranno 210-250 persone.
“E’ per noi importante preservare la forza di Italcementi e le competenze professionali che ne hanno assicurato il successo in Italia e all’estero. Sono certo che riusciremo a raggiungere l’obiettivo dei 400 milioni di euro di sinergie, riportando alla redditività Italcementi attraverso miglioramenti della struttura operativa, snellimento organizzativo e sfruttando i vantaggi della nuova entità complessiva”, ha commentato Scheifele.
Venerdì scorso HeidelbergCement ha depositato presso la Commissione Europea il progetto di fusione. Per risolvere problemi di concorrenza, il gruppo tedesco proporrà alle autorità Antitrust la cessione degli asset in Belgio del gruppo italiano, detenuti da Compagnie des Ciments Belges. Il processo è già stato avviato ed è stato dato specifico mandato a Bnp Paribas, si legge in una nota che parla di “notevole interesse” manifestato per l’acquisizione delle attività.
Il processo di cessione – viene assicurato – sarà realizzato nel quadro di un continuo confronto con i dipendenti e le parti sociali. HeidelbergCement prevede intanto che il closing per l’acquisto del 45% di Italcementi, annunciato a fine luglio 2015, possa essere finalizzato all’inizio di luglio prossimo, previa autorizzazione da parte delle autorità Antitrust in Europa e negli Stati Uniti.