Né scorta, né tutela. Eppure il pm di Milano Marcello Musso, titolare dell’inchiesta sulle aggressioni con l’acido e di procedimenti contro trafficanti di droga legati a clan della ‘ndrangheta, si aspettava una qualche forma di sorveglianza dopo una lettera minatoria che ha trovato domenica scorsa nella buca delle lettere del suo condominio con su scritto, tra le altre cose: “Acido c’è anche per te”.
“Sono amareggiato, anche a Marco Biagi (il giuslavorista ucciso dalle Nuove Br nel 2002, ndr) hanno negato la scorta”, ha spiegato il pm Musso. Da quanto è stato riferito, la decisione è stata presa dalla Prefettura di Milano a cui era stata inoltrata la segnalazione in relazione alla lettera.
Nella missiva, dalla grammatica molto incerta, era stato scritto: “Ti immischi anche nel bambino, ripeti che sei orgoglioso discrazie degli altri e vai a fare apello. Ma stai attento. Acido c’è anche per te”.
Ci sarebbero stati, in sostanza, riferimenti sia al procedimento ‘Pavone’ contro un clan di trafficanti di droga che il pm sta portando avanti da mesi oramai che ai processi sulle aggressioni con l’acido che si sono conclusi con le condanne di Martina Levato e Alexander Boettcher. Il pm oggi si è fatto accompagnare dai carabinieri in divisa, che si occupano della sicurezza in Tribunale, al settimo piano del Palazzo dove aveva un’udienza. Ed è poi rientrato a casa in serata “senza alcuna tutela”.