“La tv di Stato non è stata all’altezza della sfida che ha lanciato il figlio di Riina. Giuseppe Salvatore Riina non si è infatti presentato all’intervista di ieri da Bruno Vespa come il figlio del boss, ma come un boss esso stesso, aspirante capo”. Così il senatore dem Giuseppe Lumia della commissione Antimafia durante l’audizione dei vertici Rai all’indomani della trasmissione. “Ha usato il linguaggio della doppia verità – spiega – Con i cittadini italiani ha adottato la linea morbida, rappresentando la sua famiglia come una realtà dove scorre latte e miele. Al mondo mafioso invece ha lanciato messaggi chiari e diretti. Ad esempio, quando ha definito la mafia come “è tutto e niente”. Nel linguaggio mafioso lui è tutto, gli altri sono il niente” di Irene Buscemi
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