Secondo gli osservatori, l'escalation mediatica degli "avvertimenti" militari nei confronti dell'occidente è finalizzata alla "celebrazione" del leader in vista del congresso del Partito dei Lavoratori. Che si terrà a maggio per la prima volta dopo 36 anni
“Un’altra forma di attacchi nucleari contro gli imperialisti Usa“, che sono “a portata di tiro”, e altri nemici“. La Corea del Nord annuncia con le parole del leader Kim Jong-un l’ultimo test di un nuovo tipo di motore per i suoi missili balistici intercontinentali, senza però specificare quando sia stato effettuato. L’ennesima minaccia dopo l’avvertimento di un attacco preventivo nei confronti degli Stati Uniti, la “bomba atomica miniaturizzata” – le cui immagini sono state diffuse dall’agenzia di Stato Kcna – e il test nucleare che a gennaio aveva provocato un terremoto di magnitudo 5.1.
L’ultimo esperimento si è tenuto al Sohae Space Center di Tongchang-ri, nel nordovest del Paese, lo stesso sito dal quale lo scorso 7 febbraio è stato lanciato un razzo/satellite, oltre a diversi vettori a corta e media gittata che avevano come poligono di tiro le acque del mar del Giappone. In quell’occasione il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, con il via libera della Cina, aveva varato nuove sanzioni contro Pyongyang, alimentando un nuovo ciclo di aspre reazioni e minacce.
Secondo gli osservatori, l’escalation mediatica delle minacce nei confronti dell’occidente è finalizzata alla “celebrazione” di Kim Jong-un in vista del congresso del Partito dei Lavoratori. Si terrà a maggio, per la prima volta dopo 36 anni. L’obiettivo sarà anche quello di enfatizzare i presunti successi raggiunti dal leader soprattutto in campo militare a poco più di quattro anni dalla presa del potere.