La dirigente di un importante ufficio di pubblica amministrazione si rivolgeva alla cartomante per chiederle protezione dalle indagini della procura. La funzionaria chiedeva alla chiaroveggente anche suggerimenti su come comportarsi davanti ai magistrati. Si meravigliava, persino. Perché l’aiuto della cartomante in qualche caso non funzionava. “Tu per me continuavi… come è potuto succedere questo?”, dice lei poco dopo una perquisizione degli inquirenti a casa e in ufficio. E la cartomante si difende: “Che cazzo ti devo dire?”. Le telefonate sono state depositate agli atti di un’inchiesta giudiziaria. Le pubblichiamo per il loro rilevante interesse pubblico: dimostrano come superstizione e creduloneria ancora alberghino anche in persone istruite, che peraltro ricoprono incarichi di grande responsabilità pubblica. Che magari si rivolgono alla cartomante anche prima di importanti decisioni di lavoro. Il pm intercetta la dirigente pubblica perché l’accusa di reati gravi in concorso con altri soggetti. Lei sapeva di essere sotto inchiesta. E ne discuteva con la ‘maga’. “Martedì 10 ho un interrogatorio, mi puoi leggere le carte?”. E l’indovina profetizza: “Attenzione, un soggetto, un giudice che non è tanto dolce… ma tre carte non possono dirti niente… Poi ti faccio stare coperta”. Dove per ‘coperta’ si intende ‘ti proteggo io’. La funzionaria implora: “Puoi cominciare già da oggi”. Salvo poi lamentarsi quando subisce le perquisizioni: “Come è potuto succedere, non mi stavi coprendo?”. La dirigente chiedeva alla cartomante anche notizie su indagini altrui: “E’ vero che a Roma sono partiti avvisi di garanzia?“. La cartomante conferma. La funzionaria infine si lamenta di un demansionamento in corso, un probabile trasferimento in un ufficio di staff, e torna a chiedere aiuto alla chiaroveggente: “Mi fai sapere come va a finire?”. Lei risponde: “Ti dovranno chiedere scusa in ginocchio” (Video di Gisella Ruccia)