Ad immaginare l'accidentato ritorno del Duce ci pensa una serie a fumetti che arriverà in edicola il prossimo 15 aprile “Qvando c'era Lvi” (presentato in anteprima al Romics di Roma). La trama diretta ed efficace farà arrabbiare i veri nostalgici del fascismo, a partire dalla copertina che ritrae Mussolini a testa in giù impegnato in un solenne saluto romano
Ai circoli di CasaPound cercano un nuovo leader in grado di guidare il centrodestra nell’anno 2016. Ma se tornasse lui? Proprio lui, Benito Mussolini. Come si comporterebbe di fronte ai problemi moderni? Ad immaginare l’accidentato ritorno del Duce ci pensa una serie a fumetti che arriverà in edicola il prossimo 15 aprile “Qvando c’era Lvi” (presentato in anteprima al Romics di Roma). La trama diretta ed efficace farà arrabbiare i veri nostalgici del fascismo, a partire dalla copertina che ritrae Mussolini a testa in giù impegnato in un solenne saluto romano.
“Eppure le persone, come è già successo, non devono incazzarsi per la copertina, ma per quello che c’è dentro. Anche se non parliamo direttamente di Mussolini, ma lo utilizziamo come pretesto per fare satira sui temi attuali” racconta Daniele Fabbri che insieme a Stefano Antonucci firma questo lavoro per la casa editrice Shockdom.
Di certo ripresentarsi a quasi settantanni da Piazzale Loreto non è semplice. L’Italia è cambiata, anche se gli italiani continuano a mostrare una certa propensione per i “capi” di partito sia che si chiamino Renzi, Grillo o Berlusconi e con loro il Duce si troverà a confrontarsi con l’intento di dare una lettura a tutto il nostro mondo contemporaneo. Ma il Duce non è più lo stesso, per uno scherzo beffardo del destino si risveglia dal lungo sonno con la pelle nera. Per chi si approccerà a questo lavoro in maniera laica, il fumetto risulterà un mix di politica, satira e nostalgia, carico degli stereotipi legati alla destra ma allo stesso tempo una lente di ingrandimento su tutte le forze politiche del giorno d’oggi, con un accanimento particolare a chi rimane ancorato a vecchi schemi oggi non più validi.
“Volevamo parlare del mondo di oggi con un elemento impattante. In Italia, c’è ancora del fascismo latente e con una figura come Mussolini abbiamo immaginato delle risposte, ovviamente esagerando. Per fare un esempio, in una scena il Duce respinge i barconi degli immigrati con il mento” racconta Stefano Antonucci che insieme a Daniele Fabbri firma questo lavoro in quattro puntate.
Mentre in tutta Europa (Italia compresa) i neofascisti si preparano alle celebrazioni per il compleanno di Hitler in Italia uscirà per tre giorni (26,27,28 aprile) nelle sale cinematografiche “Lui è tornato” film ispirato all’omonimo libro di Timus Vermes (edito in Italia per Bompiani) che solo in Germania ha venduto due milioni di copie. Nel libro Hitler si risveglia settantanni dopo la sua morte nel suo bunker e ricomincia a fare politica, anche se spesso non viene riconosciuto o viene trattato come un pazzo.
“Il nostro è un lavoro satirico, ma ci ispiriamo molto a quell’operazione. Far tornare in un tempo moderno Mussolini e farlo comunicare con i mezzi di oggi. Diventerà Youtuber, chatterà e come i politici di oggi sarà a caccia di Like sui social. Perché non sono tanto importanti i risultati, ma la comunicazione” spiegano gli autori che però ci tengono a precisare “il fatto che il primo numero esca in concomitanza con i festeggiamenti per il compleanno di Hitler e l’uscita del film in Italia è solo un gran colpo di fortuna!”