Ultimo esame per il disegno di legge costituzionale per la riforma del Senato. Il ddl Boschi affronta la discussione generale in un’aula della Camera deserta: ad ascoltare il relatore Emanuele Fiano sono infatti presenti solo 12 deputati, oltre al vicepresidente di turno, Roberto Giachetti. Gli iscritti a parlare sono circa 20. Alle 18 è in programma l’intervento del presidente del Consiglio Matteo Renzi che su Twitter scrive: “Giornata storica”.
Giornata storica oggi per le riforme costituzionali. Ma prima a Verona: aziende, JobsAct, #Vinitaly2016
Grinta e coraggio #italiariparte— Matteo Renzi (@matteorenzi) April 11, 2016
Le opposizioni chiedono di convocare una riunione della conferenza dei capigruppo per presentare formalmente la richiesta di rinviare il voto finale. La richiesta è stata avanzata prima da Arturo Scotto (Sinistra Italiana), poi da Michele Dell’Orco (M5s), poi da Renato Brunetta (Forza Italia). “E’ assurdo che si vada a riformare la Costituzione se non si sa nemmeno se il 19 aprile ci sarà ancora il governo, dopo la mozione di sfiducia”, ha detto Dell’Orco.
Alle minoranze risponde il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi: “Il calendario dei lavori è già stato fissato, c’è già stato questo dibattito. Non vedo ragioni per cambiare un calendario già definito sia alla Camera che al Senato, anche perché il Governo ha i numeri in Parlamento. La settimana scorsa abbiamo approvato la riforma sulle banche di credito cooperativo. Manterremo l’impegno di approvare le riforma costituzionale questa settimana“.
La presidente della Camera Laura Boldrini per il momento ha accolto la richiesta di convocazione della conferenza dei capigruppo, ma c’è ancora da capire su cosa parleranno i presidenti dei gruppi. “Anche Laura Boldrini evidentemente comprende il momento delicato e la forzatura alla quale si sta portando questa aula parlamentare – dice il capogruppo M5s a Montecitorio, Michele Dell’Orco, secondo il quale la riunione già fissata è “un buon segnale”.