Calcio

Atletico Parma-Ozzano United finisce in rissa prima ancora di iniziare a giocare. La punizione: 21 anni di squalifica

Prima gli sfottò tra allenatori, poi i pugni e infine l'inseguimento terminato con pesanti danneggiamenti all'auto di un passante. Le conseguenze di quanto accaduto a Parma il 6 aprile prima di un match del campionato amatori sono pesantissime, con condanne da record

L’arbitro non aveva ancora dato il fischio di inizio che già negli spogliatoi era scoppiato il parapiglia: un pugno in pieno volto, un inseguimento conclusosi con il danneggiamento di un’auto e infine l’intervento della polizia. E tutto per una partita di calcio amatoriale in un campo di periferia a Parma, lontano dai riflettori delle massime serie e dagli stadi blasonati delle grandi città. Un comportamento giudicato eccessivo e antisportivo dall’Aics, l’ente organizzatore del campionato, che ha deciso di punire in modo esemplare i responsabili con un totale di 21 anni di squalifica, una multa di 500 euro e 40 punti di penalità in classifica.

I fatti risalgono al 2 aprile 2016, in occasione della gara tra Atletico Parma e Ozzano United, due squadre di amatori di provincia. Il sabato pomeriggio di gioco come tanti si è trasformato però in una giornata di follia lontana da ogni senso civile e sportivo. Tutto è cominciato ancora prima di scendere in campo. A innescare la miccia sono stati gli allenatori di 22 e 30 anni delle due squadre, per un motivo in apparenza futile: una parola di troppo, pare un vezzeggiativo provocatorio rivolto dal tecnico dell’Atletico Parma al collega dell’Ozzano United. Tanto però è bastato e il mister “insultato” ha perso le staffe, facendo esplodere la sua rabbia con un pugno sul naso dell’avversario. Il gesto però non è stato lasciato impunito dai ragazzi dell’Atletico Parma. Sei calciatori, decisi a vendicare il proprio allenatore ferito, si sono messi all’inseguimento del tecnico dell’Ozzano, che si è dato alla fuga raggiungendo a gambe levate l’uscita del campo sportivo fino al traffico della via Emilia. Qui ha individuato un’auto accostata con a bordo un pensionato e si è lanciato sulla vettura, pregando l’uomo di allontanarsi dalla zona.

Ma il 73enne, sorpreso dalla richiesta, non è stato abbastanza celere, e in men che non si dica i giocatori hanno raggiunto la macchina e hanno cominciato a prenderla a calci, fino a quando l’anziano non ha messo in moto fuggendo dagli aggressori. L’auto, uscita dal concessionario da appena una settimana, ha subito gravi danneggiamenti e solo l’arrivo della polizia, allertata dall’autista, ha calmato gli animi surriscaldati ancora prima del match, che poi è stato comunque disputato. Il risultato però a questo punto conterà poco, perché ben più significativa è stata la decisione dell’Aics, che a qualche settimana di distanza dall’episodio, ha usato il pugno di ferro contro i tesserati protagonisti della rissa, comminando loro 21 anni complessivi di squalifica. Tre anni sono andati ai sei calciatori che hanno inseguito l’allenatore, due al tecnico dell’Ozzano che ha preso a pugni il collega e uno al mister dell’Atletico colpevole di avere provocato l’altro. Alla società Atletico Parma è andata inoltre una penalità di 40 punti in classifica perché i dirigenti non hanno fermato l’aggressione, mentre l’Ozzano United dovrà pagare un’ammenda di 500 euro per responsabilità oggettiva. Una punizione esemplare, spiegano da Aics, che è anche un monito affinché fatti del genere non si ripetano più. Tanto che il Comune di Parma con l’assessorato allo Sport ha convocato un tavolo in seduta permanente con l’associazione e gli altri enti sportivi per scrivere un decalogo con regole e sanzioni per evitare che in futuro gesti simili di violenza rimangano impuniti.