L'uomo, un tassista, ha raccontato di essere rientrato nella notte nella villetta alle porte di Bologna e di essere stato picchiato da alcune persone. La vittima è stata trovata con diversi denti rotti
Dopo dieci ore di interrogatorio i pm non sono convinti della sua versione dei fatti. Per questo Andrea Balboni, tassista di 52 anni in servizio a Bologna è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario. Nella notte tra il 12 e il 13 aprile era stato lui a chiamare il 118 spiegando di avere trovato la moglie, Liliana Bartolini, colf di 51 anni, a terra, sgozzata in un mare di sangue. Il fatto è avvenuto nell’abitazione della coppia, nelle campagne di Molinella, frazione di Miravalle, qualche decina di chilometri da Bologna. Balboni sostiene di essere stato aggredito da sconosciuti al suo arrivo a casa dopo il turno di lavoro terminato intorno all’una di notte. A causa dell’aggressione l’uomo ha raccontato ai Carabinieri di avere perso conoscenza. Al suo risveglio, sempre secondo il suo racconto, l’ingresso a casa e il ritrovamento della moglie in un lago di sangue, con la gola tagliata. La donna, che non era in abiti da notte, potrebbe anche essere stata picchiata, visto che aveva diversi denti rotti.
La pm Antonella Scandellari, che segue il caso, però non gli ha creduto. Fondamentale per capire che cosa è successo e se davvero Balboni c’entri qualcosa, sarà per il medico legale Sveva Borin capire l’ora della morte e compararla con gli orari di lavoro dell’uomo. Il coltello usato per l’omicidio al momento non è stato trovato. L’uomo avrebbe diverse tumefazioni ed escoriazioni alle braccia, conseguenza, ha spiegato lui, dell’aggressione subita. Ma per l’accusa potrebbe trattarsi invece delle conseguenze proprio di una colluttazione con la moglie. La tac fatta a Balboni infatti non segnalerebbe traumi compatibili con una sua perdita di conoscenza. Dalle prime ricostruzioni sembra peraltro che la coppia fosse in crisi, che uno dei due avesse chiesto la separazione e che ci fossero stati dei litigi. La coppia aveva un figlio di 14 anni, che nella notte non era in casa, perché in gita scolastica.
“Ho presenziato all’interrogatorio. Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere”, ha detto l’avvocato Antonio Materia, nominato d’ufficio. Balboni, ha aggiunto il legale parlando con l’Ansa, “era distrutto psicologicamente per l’accaduto”.