SENZA LASCIARE TRACCIA di Gianclaudio Cappai, con Michele Riondino, Valentina Cervi, Vitaliano Trevisan Durata 93’ Voto 3/5
“Il fuoco che ti corre sotto, che strana sensazione.. “. Paura e attrazione, in ordine sparso, indicano il binomio emozionale più misterioso dell’essere umano. Il fuoco ne è metonimia ancestrale, la fornace un luogo archetipico perfetto. Per questo l’esordiente in lungo Cappai ne ha scelta una per ambientare buona parte del suo film, un dramma complesso e ambizioso. Protagonista è il giovane Bruno (Riondino) affetto dal cancro che accompagna la sua donna (Cervi) in un viaggio di lavoro. “Casualmente” la destinazione coincide con quel “luogo” ove tutto ebbe inizio, forse anche il trauma all’origine della malattia. In un certo senso l’uomo sceglie di giocare con un fuoco del tutto personale, interno ed esterno a sé, alla ricerca di una vendetta troppo a lungo maturata. Imperfetto ma efficace, Senza lasciare traccia nasce da un soggetto originale che il regista nato a Cagliari nel 1976 si è autoprodotto e ora si distribuisce insieme alla Monello Film, con non poca fatica. Applaudito al recente Bif&st esce ora in una selezione di sale cinematografiche lungo la Penisola. (AMP)