“Mio padre aveva un sogno. Cambiare in meglio questo paese. Chiunque ritenga di aver ricevuto qualcosa da lui lo conservi”. Davide Casaleggio dall’altare della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano ha ricordato così il padre Gianroberto, cofondatore del Movimento 5 Stelle scomparso martedì dopo una lunga malattia. Il feretro è arrivato intorno alle 10.40, venti minuti prima dell’inizio della funzione – previsto per le 11 – ed è stato accolto da un lungo applauso dalla folla di cittadini, simpatizzanti M5s e politici nella piazza transennata e presidiata dalle forze dell’ordine. Un applauso che è ricominciato anche al termine della cerimonia, quando la bara è uscita dalla chiesa accolta dal grido “onestà”, mentre alcuni militanti reggevano uno striscione con la scritta “Realizzeremo noi il tuo sogno“.
Il figlio Davide, Beppe Grillo e i componenti del direttorio del M5S – Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia – hanno accompagnato la bara all’interno della chiesa, dove il domenicano Marco Salvioli ha presieduto la funzione e durante la quale è intervenuto, con parole che hanno commosso i presenti, anche Francesco, 10 anni, figlio minore di Casaleggio. “Ciao papà ci manchi molto non puoi tornare? – ha detto -. Anche la miciona ti aspetta. Ciao”.
Mentre Grillo partecipava alla funzione, sul suo blog è stato pubblicato un post per ricordare il cofondatore del Movimento. “Gianroberto per il suo impegno contro un sistema marcio fino al midollo è stato diffamato, offeso e insultato pubblicamente, in tv, in radio, sui giornali – ha scritto il comico -. Sul livore contro di lui ci ha addirittura scritto un libro. Non lo hanno mai capito e per questo non lo sopportavano. Era di un altro livello. In pochi lo hanno ringraziato per il suo impegno e per il suo essersi donato, oggi è il momento di farlo”. E poi ha concluso: “Giù il cappello, signori. Rendete omaggio! Di uomini così ne campano uno ogni cento anni. E chi, come me, ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona si senta un privilegiato. Grazie Gianroberto, grazie di tutto. Quello che ci hai lasciato lo metteremo a frutto e, come ci hai insegnato tu, non molleremo! Perché ‘è difficile vincere con chi non si arrende mai'”.
Video di Alessandro Madron
In chiesa era presente anche il premio Nobel Dario Fo, che nei giorni scorsi ha parlato di “perdita gigantesca” e il fondatore della Lega Nord Umberto Bossi, che ai microfoni del Tgr ha detto: “Ho sempre sentito affinità con la Lega, perché Casaleggio vedeva in Internet strumenti per collegare la politica alla gente e noi abbiamo inventato i gazebo. C’era qualcosa di simile tra noi”. Poi, riferendosi alla nuova generazione M5s ha detto: “La ruota gira finché ha il perno ed è Grillo. Poi emergono altri volti come Di Battista. Sarà difficile, ma formativo quindi andranno avanti. Se fosse capitato un anno fa sarebbe stato peggio”. Presenti alle esequie il senatore del Movimento Vito Crimi, il portavoce Rocco Casalino, i compagni di scuola del figlio più piccolo Francesco e il conduttore e giornalista Gianluigi Nuzzi. Alcuni militanti del Movimento 5 Stelle hanno però fischiato il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini, accompagnato dal segretario metropolitano Pietro Bussolati e da Emanuele Fiano. Presenti anche gli ex deputati M5S, Walter Rizzetto e Tancredi Turco, che hanno lasciato il Movimento nel gennaio del 2015, insieme ad altri otto colleghi, delusi dalla linea politica e critici verso i vertici pentastellati.
Una volta finita la cerimonia, i membri del Direttorio e altri esponenti M5s si sono ritrovati allo storico bar Magenta, per un brindisi in onore di Casaleggio. Anche il figlio Davide ha raggiunto Roberto Fico, Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio. E oltre a loro ci sono anche i consiglieri regionali e comunali del Movimento, il candidato sindaco a Milano, Gianluca Corrado, la candidata sindaco a Roma, Virginia Raggi, la ex candidata poi ritiratasi, Patrizia Bedori. “Da Casaleggio grande eredità – ha detto Di Battista -. E’ bellissimo che al suo funerale la gente abbia gridato ‘onestà onestà’, penso che non ci sia cosa più bella. Io da stasera torno a parlare solo delle cose che interessano alla gente, come il reddito di cittadinanza a cui lui teneva molto”.
Il figlio Davide: “Non ha mai mollato” – “Molti non lo conoscevano, per me è stato un padre fantastico. Il suo essere riservato, energico. Era in prima persona a battagliare. Nulla passava se i dettagli non erano sistemati. Era un grande lavoratore, per lui non c’era mai vacanza. Era un audace. Fino a quando ha potuto camminare, è andato in ufficio tutti i giorni”. Lo ha detto Davide Casaleggio poco prima della fine della messa per l’ultimo saluto al padre. E ha raccontato una storia-metafora sui palloncini, su cui c’era da scrivere il proprio nome con un pennarello: “Poi – ha aggiunto – i palloncini furono raccolti, sparpagliati e ognuno avrebbe dovuto cercare quello con il proprio nome. Tutti erano alla ricerca del palloncino. Tutti siamo alla ricerca frenetica della felicità. La nostra felicità sta nelle altre persone. Mio padre – ha concluso – non ha tenuto per sé i palloncini, ma li ha donati sempre agli altri con il sogno di cambiare questo Paese. Chi condivideva il suo sogno lo persegua senza mollare mai, fino alla fine. Come ha fatto lui fino alla fine. Ciao papà”, ha concluso.
Il post di Grillo – Lo definisce “un uomo semplice e disinteressato, con una cultura straordinaria e un profondo senso dell’umorismo” che, però, “per il suo impegno contro un sistema marcio fino al midollo è stato diffamato, offeso e insultato pubblicamente, in tv, in radio, sui giornali”. Beppe Grillo ricorda il cofondatore M5s con un post sul suo blog dal titolo #GrazieGianroberto, e lo definisce”un manager, un padre, un marito, un mentore, un attivista. Per me un amico”.
“Gianroberto – racconta Grillo – l’ho conosciuto nel 2004 quando mi propose di aprire un blog che ‘sarebbe diventato tra i primi del mondò e così è stato. Era un uomo di parola che dava il massimo per raggiungere gli obbiettivi che si era prefissato e sapeva tirare fuori il meglio dalle persone di cui si circondava, me compreso. Abbiamo intrapreso assieme un’avventura straordinaria a cui si sono aggiunte negli anni decine, centinaia, poi migliaia e infine milioni di persone“. E ricostruisce la loro storia, quella di “due compagni di viaggio che venivano da mondi e stili di vita lontanissimi. Io dal frivolo mondo dello spettacolo, lui dal mondo dell’impresa olivettiana. Io animale da palcoscenico, lui riservato. E così poi io in giro per le piazze in un camper a ‘spargere il verbo’, lui nel suo ufficio a pensare al resto. Io scherzavo, lui faceva sul serio”. A unirli, prosegue, è stato “il desiderio di fare qualcosa per il nostro Paese. La visione comune è stata la nostra forza. Quando io volevo tirarmi indietro lui mi convinceva ad andare avanti, quando lui avrebbe voluto lasciar perdere tutto io lo facevo desistere. Un’alchimia. Una miscela esplosiva detonata nel cuore di chi ha creduto in un sogno che ogni giorno diventa sempre più concreto”.
“Gianroberto – aggiunge – ha fatto tanto nella vita, è stato un manager di successo e negli ultimi anni si è dedicato anima e corpo al sogno del Movimento 5 Stelle. Grazie ai suoi sforzi fisici e intellettuali abbiamo gettato le basi per l’entrata in Parlamento per la prima volta nella storia di 150 persone scelte online da cittadini e non da capibastone e che non avevano mai avuto nulla a che fare con i partiti. La sua conoscenza della Rete e l’ideale della democrazia diretta ci hanno permesso di condividere idee innovative, di elaborare un programma elettorale votato da milioni di italiani, di selezionare sul web i nostri portavoce e di vincere le elezioni politiche del 2013. Gli strumenti online per l’autodeterminazione del MoVimento 5 Stelle sono stati sviluppati con professionalità e dedizione e si sono evoluti fino a diventare il sistema operativo che Gianroberto aveva annunciato e che è stato rilasciato nella sua prima versione il giorno della sua dipartita: Rousseau, che adesso è il nostro cuore pulsante”.
“Questi risultati – continua – sono stati raggiunti con il nostro sudore e con il nostro sangue, senza un euro di finanziamenti pubblici, senza sponsor miliardari, con tutto il mondo politico e mediatico contro ma con il sostegno e il contributo di milioni di onesti cittadini. Gianroberto per il suo impegno contro un sistema marcio fino al midollo è stato diffamato, offeso e insultato pubblicamente, in tv, in radio, sui giornali. Sul livore contro di lui ci ha addirittura scritto un libro. Non lo hanno mai capito e per questo non lo sopportavano. Era di un altro livello. In pochi lo hanno ringraziato per il suo impegno e per il suo essersi donato, oggi è il momento di farlo. Giù il cappello, signori. Rendete omaggio! Di uomini così ne campano uno ogni cento anni. E chi, come me, ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona si senta un privilegiato“. E conclude: “Grazie Gianroberto, grazie di tutto. Quello che ci hai lasciato lo metteremo a frutto e, come ci hai insegnato tu, non molleremo! Perché ‘è difficile vincere con chi non si arrende mai”.
Cronaca
Gianroberto Casaleggio, i funerali a Milano. E davanti alla chiesa cittadini e militanti M5s gridano: “Onestà” – FOTO E VIDEO
La cerimonia nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Il figlio Davide: "Mio padre voleva cambiare in meglio il Paese". Guerini (Pd) fischiato, presente anche Umberto Bossi: "Affinità tra me e Casaleggio". Il post di Grillo sul blog: "Giù il cappello per Gianroberto, diffamato da un sistema marcio. Era di un altro livello". Lo striscione dei militanti: "Realizzeremo noi il tuo sogno"
“Mio padre aveva un sogno. Cambiare in meglio questo paese. Chiunque ritenga di aver ricevuto qualcosa da lui lo conservi”. Davide Casaleggio dall’altare della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano ha ricordato così il padre Gianroberto, cofondatore del Movimento 5 Stelle scomparso martedì dopo una lunga malattia. Il feretro è arrivato intorno alle 10.40, venti minuti prima dell’inizio della funzione – previsto per le 11 – ed è stato accolto da un lungo applauso dalla folla di cittadini, simpatizzanti M5s e politici nella piazza transennata e presidiata dalle forze dell’ordine. Un applauso che è ricominciato anche al termine della cerimonia, quando la bara è uscita dalla chiesa accolta dal grido “onestà”, mentre alcuni militanti reggevano uno striscione con la scritta “Realizzeremo noi il tuo sogno“.
Il figlio Davide, Beppe Grillo e i componenti del direttorio del M5S – Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia – hanno accompagnato la bara all’interno della chiesa, dove il domenicano Marco Salvioli ha presieduto la funzione e durante la quale è intervenuto, con parole che hanno commosso i presenti, anche Francesco, 10 anni, figlio minore di Casaleggio. “Ciao papà ci manchi molto non puoi tornare? – ha detto -. Anche la miciona ti aspetta. Ciao”.
Mentre Grillo partecipava alla funzione, sul suo blog è stato pubblicato un post per ricordare il cofondatore del Movimento. “Gianroberto per il suo impegno contro un sistema marcio fino al midollo è stato diffamato, offeso e insultato pubblicamente, in tv, in radio, sui giornali – ha scritto il comico -. Sul livore contro di lui ci ha addirittura scritto un libro. Non lo hanno mai capito e per questo non lo sopportavano. Era di un altro livello. In pochi lo hanno ringraziato per il suo impegno e per il suo essersi donato, oggi è il momento di farlo”. E poi ha concluso: “Giù il cappello, signori. Rendete omaggio! Di uomini così ne campano uno ogni cento anni. E chi, come me, ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona si senta un privilegiato. Grazie Gianroberto, grazie di tutto. Quello che ci hai lasciato lo metteremo a frutto e, come ci hai insegnato tu, non molleremo! Perché ‘è difficile vincere con chi non si arrende mai'”.
Video di Alessandro Madron
In chiesa era presente anche il premio Nobel Dario Fo, che nei giorni scorsi ha parlato di “perdita gigantesca” e il fondatore della Lega Nord Umberto Bossi, che ai microfoni del Tgr ha detto: “Ho sempre sentito affinità con la Lega, perché Casaleggio vedeva in Internet strumenti per collegare la politica alla gente e noi abbiamo inventato i gazebo. C’era qualcosa di simile tra noi”. Poi, riferendosi alla nuova generazione M5s ha detto: “La ruota gira finché ha il perno ed è Grillo. Poi emergono altri volti come Di Battista. Sarà difficile, ma formativo quindi andranno avanti. Se fosse capitato un anno fa sarebbe stato peggio”. Presenti alle esequie il senatore del Movimento Vito Crimi, il portavoce Rocco Casalino, i compagni di scuola del figlio più piccolo Francesco e il conduttore e giornalista Gianluigi Nuzzi. Alcuni militanti del Movimento 5 Stelle hanno però fischiato il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini, accompagnato dal segretario metropolitano Pietro Bussolati e da Emanuele Fiano. Presenti anche gli ex deputati M5S, Walter Rizzetto e Tancredi Turco, che hanno lasciato il Movimento nel gennaio del 2015, insieme ad altri otto colleghi, delusi dalla linea politica e critici verso i vertici pentastellati.
Una volta finita la cerimonia, i membri del Direttorio e altri esponenti M5s si sono ritrovati allo storico bar Magenta, per un brindisi in onore di Casaleggio. Anche il figlio Davide ha raggiunto Roberto Fico, Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio. E oltre a loro ci sono anche i consiglieri regionali e comunali del Movimento, il candidato sindaco a Milano, Gianluca Corrado, la candidata sindaco a Roma, Virginia Raggi, la ex candidata poi ritiratasi, Patrizia Bedori. “Da Casaleggio grande eredità – ha detto Di Battista -. E’ bellissimo che al suo funerale la gente abbia gridato ‘onestà onestà’, penso che non ci sia cosa più bella. Io da stasera torno a parlare solo delle cose che interessano alla gente, come il reddito di cittadinanza a cui lui teneva molto”.
Il figlio Davide: “Non ha mai mollato” – “Molti non lo conoscevano, per me è stato un padre fantastico. Il suo essere riservato, energico. Era in prima persona a battagliare. Nulla passava se i dettagli non erano sistemati. Era un grande lavoratore, per lui non c’era mai vacanza. Era un audace. Fino a quando ha potuto camminare, è andato in ufficio tutti i giorni”. Lo ha detto Davide Casaleggio poco prima della fine della messa per l’ultimo saluto al padre. E ha raccontato una storia-metafora sui palloncini, su cui c’era da scrivere il proprio nome con un pennarello: “Poi – ha aggiunto – i palloncini furono raccolti, sparpagliati e ognuno avrebbe dovuto cercare quello con il proprio nome. Tutti erano alla ricerca del palloncino. Tutti siamo alla ricerca frenetica della felicità. La nostra felicità sta nelle altre persone. Mio padre – ha concluso – non ha tenuto per sé i palloncini, ma li ha donati sempre agli altri con il sogno di cambiare questo Paese. Chi condivideva il suo sogno lo persegua senza mollare mai, fino alla fine. Come ha fatto lui fino alla fine. Ciao papà”, ha concluso.
Il post di Grillo – Lo definisce “un uomo semplice e disinteressato, con una cultura straordinaria e un profondo senso dell’umorismo” che, però, “per il suo impegno contro un sistema marcio fino al midollo è stato diffamato, offeso e insultato pubblicamente, in tv, in radio, sui giornali”. Beppe Grillo ricorda il cofondatore M5s con un post sul suo blog dal titolo #GrazieGianroberto, e lo definisce”un manager, un padre, un marito, un mentore, un attivista. Per me un amico”.
“Gianroberto – racconta Grillo – l’ho conosciuto nel 2004 quando mi propose di aprire un blog che ‘sarebbe diventato tra i primi del mondò e così è stato. Era un uomo di parola che dava il massimo per raggiungere gli obbiettivi che si era prefissato e sapeva tirare fuori il meglio dalle persone di cui si circondava, me compreso. Abbiamo intrapreso assieme un’avventura straordinaria a cui si sono aggiunte negli anni decine, centinaia, poi migliaia e infine milioni di persone“. E ricostruisce la loro storia, quella di “due compagni di viaggio che venivano da mondi e stili di vita lontanissimi. Io dal frivolo mondo dello spettacolo, lui dal mondo dell’impresa olivettiana. Io animale da palcoscenico, lui riservato. E così poi io in giro per le piazze in un camper a ‘spargere il verbo’, lui nel suo ufficio a pensare al resto. Io scherzavo, lui faceva sul serio”. A unirli, prosegue, è stato “il desiderio di fare qualcosa per il nostro Paese. La visione comune è stata la nostra forza. Quando io volevo tirarmi indietro lui mi convinceva ad andare avanti, quando lui avrebbe voluto lasciar perdere tutto io lo facevo desistere. Un’alchimia. Una miscela esplosiva detonata nel cuore di chi ha creduto in un sogno che ogni giorno diventa sempre più concreto”.
“Gianroberto – aggiunge – ha fatto tanto nella vita, è stato un manager di successo e negli ultimi anni si è dedicato anima e corpo al sogno del Movimento 5 Stelle. Grazie ai suoi sforzi fisici e intellettuali abbiamo gettato le basi per l’entrata in Parlamento per la prima volta nella storia di 150 persone scelte online da cittadini e non da capibastone e che non avevano mai avuto nulla a che fare con i partiti. La sua conoscenza della Rete e l’ideale della democrazia diretta ci hanno permesso di condividere idee innovative, di elaborare un programma elettorale votato da milioni di italiani, di selezionare sul web i nostri portavoce e di vincere le elezioni politiche del 2013. Gli strumenti online per l’autodeterminazione del MoVimento 5 Stelle sono stati sviluppati con professionalità e dedizione e si sono evoluti fino a diventare il sistema operativo che Gianroberto aveva annunciato e che è stato rilasciato nella sua prima versione il giorno della sua dipartita: Rousseau, che adesso è il nostro cuore pulsante”.
“Questi risultati – continua – sono stati raggiunti con il nostro sudore e con il nostro sangue, senza un euro di finanziamenti pubblici, senza sponsor miliardari, con tutto il mondo politico e mediatico contro ma con il sostegno e il contributo di milioni di onesti cittadini. Gianroberto per il suo impegno contro un sistema marcio fino al midollo è stato diffamato, offeso e insultato pubblicamente, in tv, in radio, sui giornali. Sul livore contro di lui ci ha addirittura scritto un libro. Non lo hanno mai capito e per questo non lo sopportavano. Era di un altro livello. In pochi lo hanno ringraziato per il suo impegno e per il suo essersi donato, oggi è il momento di farlo. Giù il cappello, signori. Rendete omaggio! Di uomini così ne campano uno ogni cento anni. E chi, come me, ha avuto la fortuna di conoscerlo di persona si senta un privilegiato“. E conclude: “Grazie Gianroberto, grazie di tutto. Quello che ci hai lasciato lo metteremo a frutto e, come ci hai insegnato tu, non molleremo! Perché ‘è difficile vincere con chi non si arrende mai”.
Articolo Precedente
Roma, la Sala Troisi ai ragazzi del Cinema America Occupato. Un altro spazio restituito alla città
Articolo Successivo
Alpi Apuane, frana costone: due operai intrappolati, uno salvato. Era rimasto sospeso nel vuoto
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Giustizia & Impunità
Caso Cospito, Delmastro condannato a 8 mesi. “Vado avanti”. Opposizioni: “Meloni lo faccia dimettere”. Fdi lo difende: “Sentenza politica”. Nordio: “Disorientato”
Mondo
‘No Usa a risoluzione Onu su Kiev’. Verso sanzioni più leggere a Mosca. Zelensky vede Kellog: ‘Pronto a un accordo con Trump’
Cronaca
Papa Francesco, il cardinale Ravasi: “Dimissioni? Sono verosimili”. Zuppi: “Verso il pieno recupero”
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Delmastro è sottosegretario alla Giustizia, la sua condanna è grave già solo per questo. In più questa condanna arriva perché ha usato i suoi attuali poteri di sottosegretario per manganellare l'opposizione in Parlamento rivelando informazioni che non potevano essere rivelate. C'è un evidente e gigantesco problema politico. Non può restare al suo posto, è inaccettabile". Così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo a Metropolis.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Senza disciplina. Senza onore. Doveva dimettersi ben prima, a prescindere dalla condanna. Ogni minuto di permanenza in carica di Delmastro è un insulto alle istituzioni”. Così sui social Peppe Provenzano della segreteria del Partito Democratico.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, in separate udienze, per la presentazione delle Lettere Credenziali, i nuovi Ambasciatori: S.E. Vladimir Karapetyan, Repubblica di Armenia; S.E. Roberto Balzaretti, Confederazione Svizzera; S.E. Francella Maureen Strickland, Stato Indipendente di Samoa; S.E. Amb. Matthew Wilson, Barbados; S.E. Augusto Artur António da Silva, Repubblica della Guinea Bissau; S.E. Noah Touray, Repubblica del Gambia; S.E. Richard Brown, Giamaica. Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli. Si legge in una nota del Quirinale.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Shame". Ovvero, 'vergogna'. E' il commento via social di Enrico Letta al post di Donald Trump in cui ha insultato Volodomyr Zelensky.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “'Con disciplina e onore' prevede la Costituzione. La condanna di oggi conferma invece che Delmastro ha usato informazioni riservate acquisite nel suo ruolo di Governo per colpire avversari politici, passandole al suo coinquilino. Chissà se almeno stavolta Giorgia Meloni ritroverà la coerenza con sé stessa, pretendendone le dimissioni". Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Tel Aviv, 20 feb. (Adnkronos/Afp) - Migliaia di israeliani si sono radunati nella piazza di Tel Aviv, soprannominata "Piazza degli ostaggi", e hanno osservato un minuto di silenzio dopo che Hamas ha consegnato i corpi di quattro ostaggi di Gaza. Il minuto di silenzio è stato osservato all'inizio di una manifestazione di solidarietà con le famiglie degli ostaggi uccisi, tra cui, secondo Hamas, ci sono tre membri della famiglia Bibas.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Digital Europe è il nuovo programma di finanziamento della Commissione Europea che promuove e sovvenzione progetti basati sulla trasformazione digitale; l’obiettivo del programma è sviluppare tecnologie digitali accessibili e renderle disponibili alle imprese, ai cittadini e alle amministrazioni pubbliche". Si legge in una nota.
"Il programma dispone di una dotazione finanziaria pari ad euro 7,5 miliardi che saranno utilizzati per il raggiungimento del duplice obiettivo dell’Unione Europea in merito alla transizione verde e della trasformazione digitale, con focus prioritario in cinque settori cruciali: High performance computing, Intelligenza Articiale, Cybersecurity, Competenze digitali avanzate, Sviluppo e interoperabilità della capacità digitale. Digital Europe intende inoltre aumentare le competenze digitali avanzate, attraverso una costante attività di formazione a studenti, professionisti e lavoratori, nonchè colmare il divario tra la ricerca sulle tecnologie digitali e la diffusione sul mercato. Un altro elemento che contraddistingue Digital Europe come programma, sono i Digital Innovation Hubs".
"Ma cosa sono? Sono i Poli dell’Innovazione Digitale (ma dai tratti non così dissimili a quelli degli sportelli unici) ideati per aiutare le aziende, in particolare le PMI, a migliorare la loro dotazione e la conoscenza del mondo digitale; queste attività formative – e non solo – avranno il triplice obiettivo di sostenere la transizione digitale e la sostenibilità delle aziende, di aumentarne la competitività a livello internazionale e di migliorare i processi di business/produzione, i prodotti o i servizi utilizzando le tecnologie digitali. Il programma si inserisce in una rete di programmi e misure predisposte dall’Unione Europea per è complementare a una serie di altri programmi a sostegno della trasformazione digitale come: Horizon Europe, CEF – Connecting Europe Facility, EU4Health, InvestEU, RFF – Recovery and Resilience Facility, PAC e relativa strategia di trasformazione digitale, Politica di coesione dell’Unione Europea".