La Commissione per gli incarichi direttivi giunta al voto conclusivo dopo una serie di sedute andate a vuoto si è divisa tra tre candidati: il procuratore aggiunto del dipartimento reati finanziari, il collega Alberto Nobili, già a procuratore aggiunto, e il capo di gabinetto del ministro della Giustizia Giovanni Melillo
Chi sarà il nuovo procuratore capo di Milano? Dopo l’uscita di scena di Edmondo Bruti Liberati il Cms deve nominare il primo pm del Palazzo di Giustizia. La Commissione per gli incarichi direttivi giunta al voto conclusivo dopo una serie di sedute andate a vuoto si è divisa tra tre candidati: il procuratore aggiunto del dipartimento reati finanziari Francesco Greco, il collega Alberto Nobili, già procuratore aggiunto, e il capo di gabinetto del ministro della Giustizia Giovanni Melillo.
Per il già pm di Mani pulite sono arrivati tre voti, gli altri due ne hanno ottenuto uno per parte. A condizionare il voto la decisione di Unità per la Costituzione, che ha deciso per l’astensione. Solo fra qualche settimana si capirà cosa accadrà quando la nomina approderà all’esame del plenum.
Greco ha avuto il sostegno del gruppo di Area e della laica di Sel Paola Balducci. Nobili, il voto di Claudio Galoppi, di Magistratura Indipendente. Melillo invece quello di Maria Elisabetta Alberti Casellati, laica di Forza Italia, che spiega di aver scelto il capo di gabinetto del ministro di un governo di cui il suo partito è all’opposizione, oltre che per i suoi meriti, proprio per il suo essere “esterno” alla procura di Milano e quindi nel segno di una “discontinuità” e di una “novità”, pur ritenendo di “serie A” anche gli altri candidati.