Sulle pagine de Il Fatto Quotidiano Andrea Scanzi scriveva: “Un saggio originale, lucido, impetuoso. Molto coraggioso”. E’ la conferma del successo di un libro che ha fatto discutere e che ha acceso un dibattito nell’opinione pubblica.
Nella prefazione all’edizione francese il sociologo Marco Martiniello scrive:
“Leggendo il suo libro Camorra Sound, pubblicato nel 2014, ho pensato che il pubblico francese dovesse poter accedere a questa riflessione. Attraverso la sua domanda, che è la linea guida del lavoro (perché i cantanti napoletani hanno impiegato così tanto tempo per prendere posizione contro la camorra?), Daniele ci porta in una città estremamente complessa. La sua voce è quella di un artista, un attore sociale e un osservatore impegnato, ci insegna che la cultura in generale, in particolare la musica, possono essere armi di resistenza alle ingiustizie di questo mondo. Non vi è alcun voyeurismo in questo libro di onestà implacabile scritto da un vero amante della sua città e dei suoi dintorni, nonostante i suoi problemi. C’è una lezione umana e incoraggiante cruciale: non siamo mai condannati ad accettare l’oppressione, lo sfruttamento e l’emarginazione. Le arti e la cultura possono permetterci di non acconsentire e quindi di stare in piedi e resistere.”