Pianoforte e violoncello si danno il cambio sul palco per la presentazione di “Flyaway“, ultimo album del compositore e polistrumentista Piero Salvatori, prodotto da Sony. Musica come terapia, per un artista 45enne che ha scoperto a soli 36 anni di essere malato di fibrosi cistica. “I miei genitori non me l’hanno voluto dire prima – racconta il compositore a ilfattoquotidiano.it – ma per me la malattia è solo un fantasma in più. Con la mia musica voglio regalare un po’ di sogni, perché della vita è importante l’intensità con cui la vivi”. Di un anno fa il suo concerto all’Auditorium di Milano organizzato dalla Fondazione Maimeri i cui ricavati sono andati alla ricerca sulla malattia. E proprio in quell’occasione arrivò l’incontro che darà a Salvatori la possibilità di conoscere il direttore di Sony Classical. E dire che tutto è cominciato “quando mio padre mi propose di suonare il violoncello – ricorda il musicista – Io chiesi: “Cos’è il violoncello?”