Il nuovo scooter di Pontedera si posiziona a metà strada tra il Liberty e il Beverly. Con la missione dichiarata di battere il rivale giapponese, da anni leader del mercato. Compito per niente facile
La classifica italiana delle vendite scooter è dominata dall’Honda SH, che nella coppia di cilindrate 150 e 125 ha totalizzato oltre 15.000 esemplari nel 2015. Al terzo posto, peraltro, si trova l’SH 300 che però è seguito a brevissima distanza dal Piaggio Beverly 300. Ma il vero problema, per la Casa di Pontedera, è che il Liberty 125 si trova al settimo posto e che non c’è nessun 150 di marca Piaggio nella top ten.
L’arrivo del nuovo Medley si spiega già con questi numeri, con la volontà, dunque, di andare a lottare in quel segmento di mercato dove il ruote alte giapponese è padrone incontrastato da diversi anni. Un dominio che riguarda sia chi guida con patente B, senza accedere ad autostrade e tangenziali, sia chi ha la A e non ha limitazioni di sorta.
Il prezzo è allineato, così come le dimensioni e le prestazioni, mentre l’estetica è un fatto personale. Così, per scalfire la fama di un best-seller come l’SH bisognava trovare un jolly, come il vano sottosella dalla capienza praticamente doppia (36,2 litri), che è in grado di contenere due caschi integrali e si apre con un pulsante sul manubrio.
Il trucco c’è ma non si vede: la ruota posteriore da 14 pollici anziché da 16, e nemmeno si sente nella guida, dove la stabilità è ottima e l’agilità non manca. Certo, la risposta delle sospensioni posteriori è abbastanza secca, ma è un male comune a tutti i mezzi a due ruote con questa disposizione della meccanica. La lista dei difetti finisce qui, perché la sella “scalinata” che non consente di arretrare è un problema che sentono solo le persone molto alte.
Quella dei pregi, invece, è piuttosto nutrita, a partire dall’ABS a due canali che è di serie su tutta la gamma e che risulta puntuale nell’intervento. Il motore monocilcindrico i-Get raffreddato a liquido e con distribuzione a quattro valvole, poi, fa egregiamente il suo lavoro, anche con un certo brio nella versione 150; è omologato Euro 4 ed è dotato di Start/Stop. A parte il risparmio di carburante nelle frequenti soste urbane, è molto piacevole notare che l’avviamento istantaneo (anche il primo a freddo) sia esente dal rumore fastidioso del classico motorino. Questo avviene perché c’è un alternatore-invertitore montato direttamente sull’albero motore che effettua un azione istantanea.
Per il resto, la linea del Medley è più fluida rispetto a quella dell’acerrimo rivale e può contare sui LED per il fanale posteriore e per le luci diurne anteriori. Le colorazioni sono sei, tre più eleganti – bianco, argento e blu notte – e tre più sportive riservate alla versione S – nero, rosso e blu elettrico – abbinate rispettivamente a marrone e nero per il rivestimento della sella e delle plastiche interne. Insomma, c’è un Medley per tutti i gusti, ma come sempre sarà l’esame del mercato a decretarne il successo o meno.
Piaggio Medley – LA SCHEDA
Altezza sella e peso: 799 mm, 132 kg
Motori: 125 da 11,5 CV e 150 da 15 CV
Consumi omologati nel ciclo misto: 45,9 e 47,5 km/litro
Emissioni di CO2: 53 e 55 g/km di C02
Prezzi: 125 a 3.100 euro, 150 a 3.250 euro, versioni S a 150 euro in più
Ci piace: Prestazioni motore, stabilità, vano sottosella, ABS di serie
Non ci piace: risposta secca degli ammortizzatori posteriori