Cinema

Quinzaine des Réalisateurs, tre italiani al festival di Cannes: Bellocchio, Virzì e Giovannesi

Con l’annuncio fatto oggi i film italiani sulla Croisette salgono a ben 6, ovvero Pericle il nero di Stefano Mordini a Un certain regard, il documentario L’ultima spiaggia di Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan tra le proiezioni speciali fuori concorso, I tempi felici verranno presto di Alessandro Comodin (annunciato ieri) in concorso alla Semaine de la Critique e, appunto, i tre “moschettieri” della Quinzaine

di Anna Maria Pasetti

Marco Bellocchio, Paolo Virzì e Claudio Giovannesi tra gli Auteurs sulla Croisette. È la 48ma Quinzaine des Réalisateurs  a tingersi d’azzurro ricalcando, a modo suo, la presenza italiana dello scorso anno in concorso a Cannes. La sezione parallela, autonoma ma “in seno” al Festival ha infatti da poco annunciato che Marco Bellocchio aprirà le danze fuori concorso col suo atteso Fai bei sogni, mentre La pazza gioia di Virzì e Fiore di Claudio Giovannesi appaiono nel programma competitivo. Un vero trionfo, dunque, per il tricolore a Cannes a discapito delle recenti e assurde lamentazioni per l’assenza di un titolo nel concorso ufficiale.

Con l’annuncio fatto oggi infatti, i film italiani sulla Croisette salgono a ben 6, ovvero Pericle il nero di Stefano Mordini a Un certain regard,  il documentario L’ultima spiaggia di Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan tra le proiezioni speciali fuori concorso, I tempi felici verranno presto di Alessandro Comodin (annunciato ieri) in concorso alla Semaine de la Critique e, appunto, i tre “moschettieri” della Quinzaine. Una sezione quest’ultima che – a detta del direttore artistico Edouard Waintrop – si considera assai “orgogliosa” di ospitare il nostro talento, con particolare riferimento a Marco Bellocchio: “E’ un grande onore per noi aprire l’edizione del 2016 con la nuova opera di Bellocchio, cineasta di fama mondiale”. E l’onore dovrà essere corrisposto dai nostri tre cineasti alla luce del fatto che la Quinzaine è divenuta negli ultimi anni sempre più ricca di autori già affermati (Coppola, Desplechin, Garrel, Dumont, Pablo Larraìn presente anche quest’anno con l’atteso Neruda..) e naturalmente di nuovi talenti, come è nella sua mission.

Certo, forse Bellocchio si aspettava il concorso ufficiale, come le voci insistevano a prevedere, ma aprire una sezione di prestigio come la Quinzaine non sminuisce il suo impatto su critica e pubblico mondiale ed anzi, dà prova di una duttilità partecipativa di notevole lungimiranza. Come è noto, il suo film si ispira all’omonimo romanzo di Massimo Gramellini e porterà sulla Croisette un cast di all star nostrane (Valerio Mastandrea, Fabrizio Gifuni, Francesco Scianna) accanto alla stella francese Bérénice Bejo. Da parte sua, Mastandrea parteciperà alla Quinzaine anche come interprete del film di Claudio Giovannesi, Fiore. Si tratta del terzo lungometraggio di finzione del giovane regista romano e racconta il tentativo di un amore adolescenziale tra le sbarre di un carcere minorile. Fra i tre titoli oggi annunciati, La pazza gioia di Paolo Virzì era il più “sicuro”: da tempo giravano voci sulla sua presenza alla Quinzaine e non a caso la data di uscita è stata posizionata il 17 maggio, proprio in concomitanza con la presentazione a Cannes. Si tratta di una “commedia drammatica”  interpretata da due “eccezionali” (cit Waintrop) Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti.

“È un grande piacere, specie la collocazione nella sezione più scapigliata e meno pomposa, peraltro in ottima compagnia, con un monumento come Bellocchio e col battagliero Giovannesi. Siamo emozionati – dice Virzì – di mostrare in un’occasione importante come Cannes la nostra storia di follia, di ribellione alle regole, di amicizia curativa tra due donne dalla vita complicata. Quel poco che conosco di quel festival, avendolo frequentato finora solo da spettatore, o per incontri di lavoro, è che sembra una messinscena perfetta per dare ad un cineasta la sensazione strepitosa di essere, almeno per qualche giorno, al centro del mondo”.

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