Il ragazzo, che secondo le prime ricostruzioni è un ventiseienne, è stato ritrovato dai medici e dalla polizia intervenuti sul posto con la pistola ancora in pugno
Un ragazzo si è ucciso sparandosi un colpo di pistola all’entrata della facoltà di Ingegneria dell’Università capitolina Roma Tre, in via della Vasca Navale. Sul posto sono intervenute le volanti della polizia e il 118 con un’automedica e un’ambulanza, ma dalle prime ricostruzioni pare che per lo studente, un ventiseienne, non ci fosse più nulla da fare. Il giovane è stato ritrovato dai medici con la pistola ancora in pugno.
Il fatto è successo alle 12.30: il giovane, che secondo quanto si apprende era di Potenza, è morto sul colpo. Uno studente, presente al momento dell’accaduto è stato portato in stato di shock all’ospedale Sant’Eugenio.
Il rettore Mario Panizza, subito accorso appena saputa la notizia, ha espresso il cordoglio dell’ateneo. “La comunità accademica di Roma Tre – ha detto – costernata, si stringe attorno alla famiglia, agli amici e ai colleghi dello studente d’Ingegneria che stamattina si è tolto la vita nella sede di via della Vasca Navale”. “Le attività accademiche – ha aggiunto – sono state sospese per tutta la giornata in segno di cordoglio. In un ateneo come il nostro, che vive come un campus, il dolore è tangibile. Siamo tutti attoniti”.
Un simile messaggio di vicinanza è stato espresso anche dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini: “Siamo addolorati – ha detto – per quanto accaduto a Roma Tre. Esprimo vicinanza alla famiglia del ragazzo e all’ateneo”.