Il conto alla rovescia inizia martedì sera e potrebbe chiudersi lunedì prossimo. Sei giorni di countdown verso il quinto scudetto consecutivo della Juventus. Il vantaggio costruito sul Napoli è ormai importante, probabilmente non rimontabile per quanto Massimiliano Allegri si sforzi di tenere alta la tensione dei suoi. Ci sono segnali evidenti, nelle coincidenze e nell’umore delle città coinvolte: i bianconeri si ritrovano davanti la Lazio, stesso avversario-spartiacque dello scorso anno; a Napoli in pochi arriveranno al San Paolo per la sfida con il Bologna, nonostante, al di là delle flebili speranze di tricolore, i ragazzi di Sarri abbiano la possibilità di blindare il secondo posto a discapito della Roma.
Dopo il pareggio e i diverbi di Bergamo, i giallorossi tornano all’Olimpico per affrontare il Torino: come reagirà lo stadio al conflitto Totti-Spalletti in un momento chiave della stagione? Nonostante le 9 vittorie consecutive, calendario alla mano, il rischio di rimonta dell’Inter è ancora concreto. I nerazzurri vanno a Genova per affrontare l’ex, sempre avvelenato, Gasperini ma il Grifone non ha più nulla da chiedere al campionato. In chiave salvezza, è gran bagarre: Chievo ed Empoli, già tranquille, ospitano Frosinone e Verona; il Palermo si gioca il tutto per tutto contro l’Atalanta e il Carpi va a San Siro (posticipo, giovedì ore 20.45) per alimentare le speranze, divenute sostanziose grazie a un girone di ritorno da 17 punti in 15 giornate. L’Udinese, dopo aver inguaiato il Napoli, attende la Fiorentina: vincere contro un’altra big vorrebbe dire mettersi definitivamente al sicuro.
LA SFIDA – JUVE, VERSO LO SCUDETTO C’E’ LAZIO (COME NEL ‘14/15)
Lo scorso anno si giocò il 18 aprile. Mancavano 7 giornate al termine del campionato e la Juventus era a un passo dal 31esimo scudetto. Battere la Lazio, all’epoca la squadra più in forma del campionato, avrebbe significato portarsi a +15 proprio sui biancocelesti. E così fu. In appena mezz’ora, Bonucci e Tevez liquidarono i capitolini chiudendo ogni discorso scudetto. A un anno di distanza, la situazione si ripropone. Si scende in campo due giorni dopo (il 20 aprile), mancano 5 turni alla fine e la Juventus è a +9 sul Napoli. La Lazio attraversa un buon periodo: dopo il 4-0 subito nel derby, l’arrivo di Simone Inzaghi in panchina ha portato due vittorie consecutive. Tevez non c’è più, ma tutti aspettano Dybala, rientrato dopo l’infortunio e pronto a segnare la quindicesima rete che gli permetterebbe di raggiungere il numero di gol dell’Apache nella prima stagione bianconera. Insomma, la trama sembra la stessa della scorsa stagione: la Lazio sarà il penultimo ostacolo dei bianconeri prima dell’hurrà tricolore. Lo Juventus Stadium è pronto a spingere la squadra di Max Allegri verso il 23esimo successo nelle ultime 24 giornate, magari abbinandolo alla nona partita casalinga senza reti subite. Per ora sono otto, come nella stagione ‘74/75 e ‘77/78. E la Juve vinse lo scudetto in entrambe le occasioni.
DIAMO I NUMERI – IL “MURO” INTERISTA, LA SPERANZA DEL CARPI
2: E’ la striscia di partite giocate senza subire gol dall’Inter. Nel corso del 2016 non era mai accaduto prima. L’1-0 al Frosinone e il k.o. inflitto al Napoli (2-0) hanno ridato solidità alla difesa nerazzurra, sulla quale Mancini aveva costruito la splendida prima parte di stagione e spera ora di bissare con la rimonta verso il terzo posto che vale la Champions.
17: I punti raccolti dal Carpi nel girone di ritorno, frutto di 4 vittorie e 5 pareggi. Numeri che permettono alla squadra di Castori di sperare nella salvezza. Se i biancorossi dovessero fare risultato a San Siro, tra l’altro, chiuderebbero la prima stagione in A senza sconfitte alla Scala del calcio (1-1 con l’Inter, gol di Lasagna all’ultimo minuto).
67: Sono i punti della Juventus nelle ultime 23 giornate. I bianconeri ne hanno lasciati per strada appena due, colpa del pareggio contro il Bologna. Nessuna squadra in Serie A ne aveva mai raccolti tanti in una striscia di 23 partite, neanche l’Inter di Mancini. I nerazzurri si fermarono a 65.
IL FATTO – IL SOGNO SVANITO DEL SAN PAOLO: SOLO 20MILA SUGLI SPALTI?
Prima della matematica e dello spogliatoio, arrivarono i tifosi. Proprio loro che per mesi hanno trasformato i risultati del Napoli nel sogno collettivo di un’intera città. Il pubblico partenopeo non crede più nello scudetto. Per l’anticipo della 34esima giornata, contro il Bologna, sono attesi al San Paolo poco più di 20mila spettatori, a meno che non scatti una corsa all’acquisto dei biglietti nelle ultime ore. Un segnale chiaro: nessuno è più convinto che sia possibile recuperare 9 punti alla Juventus, ormai lanciata verso il primo posto. Ma fa strano che i primi a gettare la spugna siano stati proprio i tifosi, oltretutto calorosi come i napoletani, veri protagonisti del sogno tricolore tra esodi e cori virali. “Un giorno all’improvviso..” mi disamorai di te.