Il primo cittadino del Comune milanese: "Richiamare i valori ma senza scontri ideologici". Il presidente nazionale dell'associazione Smuraglia: "Improponibile e impressionante"
La festa di Liberazione senza i partigiani. Negli ultimi anni è successo più di una volta. Nel 2016 la polemica tocca a Corsico, comune alle porte di Milano. Filippo Errante, primo sindaco di centrodestra dal Dopoguerra, ha deciso infatti che nei programmi di celebrazione del giorno della liberazione dal nazifascismo non ci sarà un intervento del rappresentante dell’Anpi. “È un momento in cui occorre richiamare i valori di una giornata storica per l’Italia – ha detto tra l’altro Errante – senza però arroccamenti o scontri ideologici. La manifestazione quest’anno è proposta e organizzata solo dall’amministrazione comunale perché riteniamo fondamentale che sia direttamente l’istituzione locale ad assicurare una riflessione sui temi della Liberazione e della Resistenza, calati anche nel quotidiano. Altrimenti si rischia, da una parte e dall’altra degli schieramenti politici, la demagogia che non aiuta a far tesoro del passato per affrontare gli enormi problemi del presente”.
Non far parlare l’Anpi è “una cosa improponibile e impressionante” dice il presidente nazionale dell’associazione, Carlo Smuraglia. “Il 25 aprile è la festa della resistenza”, ha detto ricordando che ci sono anche sentenze che stabiliscono che l’Anpi è il successore riconosciuto “di quelli che combatterono”. “Spero che ci ripensino perché mi sembra talmente grossa – ha aggiunto -. Io sono stato eletto senatore in quelle zone e non credo che la gente sarà d’accordo. Siamo in una fase di decadenza in cui accadono le cose più impensabili”.
Lettere, appelli e proteste si moltiplicano. Anche da parte di colleghi di Errante. Si fanno sentire per esempio i sindaci di Comuni di Buccinasco, Cesano Boscone, Gaggiano e Trezzano sul Naviglio. “L’Anpi – aggiunge la deputata Pd Barbara Pollastrini – ha l’autorevolezza per rappresentare la memoria e i valori che la Resistenza ha consegnato alla Repubblica e al futuro. Credo che in tanti possiamo aggiungerci alla richiesta che il sindaco di Corsico e la sua giunta riparino subito a uno strappo incomprensibile e miope”.