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Elisabetta II, i suoi primi 90 anni: regina, icona di stile e nonna. Dio la salvi? Non ce n’è bisogno: “Lizzy” se la cava da sola

Il rotondo compleanno di Sua Maestà verrà celebrato in ogni angolo del mondo, ovviamente, e anche la tv italiana non vuole mancare all'appuntamento: giovedì sera in seconda serata, infatti, andrà in onda su Rete4 un lungo e ricco documentario dedicato alla figura pubblica e privata di Elisabetta II

di Domenico Naso
Elisabetta II, i suoi primi 90 anni: regina, icona di stile e nonna. Dio la salvi? Non ce n’è bisogno: “Lizzy” se la cava da sola

È l’ultimo personaggio storico del Novecento, è la sovrana che ha regnato più a lungo nella millenaria storia del Regno Unito, è icona di stile (old fashion, ma sempre stile è). Elisabetta II d’Inghilterra, nata Elizabeth Alexandra Mary, figlia di re Giorgio VI, ha segnato un’epoca, ha attraversato guerre, crisi politiche e familiari, gossip e critiche feroci, con un’imperturbabilità che solo una vera regina può avere. E ora che compie 90 anni, una delle donne più famose della storia si gode i frutti di una continua battaglia quotidiana che ha vinto nonostante tutto, nonostante alcuni momenti così critici da mettere in dubbio persino la sopravvivenza della monarchia inglese. Il rotondo compleanno di Sua Maestà verrà celebrato in ogni angolo del mondo, ovviamente, e anche la tv italiana non vuole mancare all’appuntamento: giovedì sera in seconda serata, infatti, andrà in onda su Rete4 un lungo e ricco documentario dedicato alla figura pubblica e privata di Elisabetta II. In realtà si tratta del secondo appuntamento con la nuova serie di documentari “Il presidente”, inaugurata dalla rete diretta da Sebastiano Lombardi con il documentario agiografico dedicato a Vladimir Putin. Una serie che andrà avanti, dopo la regina d’Inghilterra, con Barack Obama, Kim Jong-un, Angela Merkel, Bashar al-Assad e François Hollande. Ritratti articolati e documentati dei grandi della terra, a cura di Alessandro Banfi e Carlo Gorla.

Un’occasione in più, dunque, per riflettere su una figura centrale dell’epoca contemporanea, una donna che giovanissima fu chiamata a regnare su quello che era stato l’Impero britannico, negli anni difficili del dopoguerra e del post-colonialismo, e che lo ha sempre fatto con un pugno di ferro che più volte ha rischiato di farla diventare antipatica ai più, persino una strega cattiva, in alcuni delicati frangenti della recente storia britannica. E pensare che, fosse stato per lei, tutto sarebbe andato liscio come l’olio. È sempre stata una donna pacata e dalla vita abitudinaria e poco esaltante, la compita Elisabetta. Non era nata per regnare, visto che persino il padre, il timido e balbuziente Bertie, fu “costretto” a salire al trono per il clamoroso rifiuto di Edoardo VIII, che preferì l’amore della divorziata Wallis Simpson alla corona più ambita del mondo.

Ma la storia si fa beffe delle inclinazioni personali, e da una donna così pacata e seriosa è venuta fuori una famiglia reale colma di sciamannati, di viziosi, di deboli. A cominciare dall’eterno principe ereditario Carlo, protagonista di quel sogno d’amore con Lady Diana Spencer che si sarebbe trasformato in incubo nel giro di pochi anni. Corna, odio, tabloid scatenati, il divorzio, l’intervista clamorosa e umiliante che Lady D aveva rilasciato alla Bbc e che aveva imbarazzato non poco Buckingham Palace. Un incubo che non poteva che finire nel peggiore dei modi, cioè con la morte della giovane Diana e con il suo ingresso nel mito. Altra beffa clamorosa della storia: la regina Elisabetta, che mai aveva sopportato le esuberanze mondane di cotanta nuora, si era trovata costretta a parlare alla nazione, in tv, per ricordare una figura così amata dal popolo (e molto meno dal Palazzo). Pare dietro forti insistenze dell’allora giovane premier Tony Blair, visto che Elisabetta ne avrebbe volentieri fatto a meno, ma quella dimostrazione di umanità inattesa ha trasformato il risentimento degli inglesi nei confronti della Corona in rinvigorito spirito monarchico. Era la nonna di William e Harry a parlare, non l’integerrima sovrana. Era la suocera brontolona che metteva da parte il coronato orgoglio per avvicinarsi a un popolo che affollava piangendo le strade di Londra, inneggiando alla principessa triste, alla donna impegnata nel sociale, alla protagonista del jetset internazionale e soprattutto del gossip.  Quel tragico 1997 ha paradossalmente segnato la rinascita della Corona d’Inghilterra: Lady Diana, suo malgrado, ha lasciato in eredità alla sua ex famiglia un idillio insperato con gli inglesi.

Da allora, Elisabetta II ha regnato con maggior tranquillità, pur dovendo continuare a dirimere le piccole o grandi beghe di Palazzo: ha accolto Camilla Parker-Bowles come nuova nuora e consorte del futuro re; ha consigliato e coccolato il principe William, forse nella speranza di non ripetere gli errori compiuti con i figli, che così tanti grattacapi le hanno riservato nel corso di oltre mezzo secolo. Ha persino duettato con Daniel Craig-James Bond in un divertente video andato in onda nel corso della cerimonia dei Giochi Olimpici di Londra 2012.

La musona Elisabetta è persino diventata simpatica. Forse è merito della veneranda età, che tutto perdona e tutto cancella, o della presa di coscienza di una donna che dopo decenni di lotte può adesso permettersi il lusso di essere più serena. Non ha mai rinunciato alle sue battute di caccia o alle passeggiate con i cani, nemmeno negli anni più intensi, ma è sempre stata prima una regina e solo dopo una madre, una moglie (e Filippo di Edimburgo non è stato certo un marito “facile” da sopportare), una nonna. Ora può farlo, forse, per una serie di motivi. Innanzitutto perché Carlo regnerà poco (se regnerà, visto che è tutto da vedere), e Sua Maestà non ha grande fiducia nelle capacità del problematico figlio, e anche perché dopo Carlo toccherà a William: moderno e semplice ma attento alle tradizioni ultrasecolari della famiglia, William ha scelto una moglie borghese ma educata e cresciuta per diventare qualcuno di importante, quindi senza sbavature nel protocollo e nell’etichetta. Non ha i grilli per la testa che ha sempre avuto il padre, dunque: nessun maggiordomo troppo “intimo”, nessuna amante divorziata, nessuna gaffe. William è l’assicurazione sulla vita della Corona inglese e la regina lo sa. Ecco perché, ultimamente, sembra più risolta come donna, più rilassata e più piacevole. E la foto pubblicata in queste ore che la ritrae con il figlio Carlo, il nipote William e il pronipote George, mostra una anziana donna che può guardarsi indietro e giudicare positivamente una lunga vita di affanni e battaglie condotte sempre con una regalità innata ma anche con un carattere che nessuna discendenza coronata può darti. Lei ce l’ha avuto, i suoi figli no. Dio salvi la Regina? No: Dio salvi sudditi e familiari, perché Elisabetta ha ampiamente dimostrato di sapersi salvare da sola.

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