TRUMAN di Cesc Gay (Spagna/Argentina, 2015) con Ricardo Darìn e Javier Camàra Durata: 108’ Voto: 4/5
L’amicizia vera non conosce ostacoli: quando scopre che Juliàn ha deciso di interrompere la chemio, Tomàs prende il primo volo dal Canada a Madrid per visitare l’amico ammalato. Questi non è disposto a cambiare idea ed anzi, approfitta della visita di quattro giorni dell’amico per “preparare” la propria fine. La sua preoccupazione principale, almeno in apparenza, è trovare una nuova famiglia per l’adorato Truman, il vecchio cane che considera come un figlio.
Delicatissimo e profondo film sull’amicizia maiuscola, Truman è un piccolo prodigio che erroneamente andrebbe considerato sotto l’etichetta dei “cancer movie”. Di fatto non è un film sulla malattia bensì sul senso di un rapporto d’amicizia autentico, che neppure l’oceano riesce a scalfire. Pudico e trattenuto, non sembra un film spagnolo nel senso “esuberante” del termine benché abbia sbancato gli ultimi premi Goya (gli Oscar iberici) con ben cinque premi: miglior film, regia, sceneggiatura e miglior attore protagonista e non, assegnati rispettivamente all’argentino Ricardo Darìn (Il segreto dei suoi occhi) e allo spagnolo Javier Camàra (Parla con lei), entrambi straordinari. (AMP)