Maxi truffa ai danni dell’Inps perpetrata da cinque aziende operanti in diversi comuni della Locride. L’analisi della documentazione contabile effettuata dalla guardia di finanza di Reggio Calabria ha consentito di rilevare un fraudolento modus operandi posto in essere dai titolari delle aziende nell’assunzione di lavoratori “inesistenti” che, dal 2008 al 2014, hanno percepito indennità assistenziali e previdenziali (disoccupazione, maternità e malattia) a danno dell’Inps per circa 2 milioni di euro. I titolari delle aziende sottoposte a controllo, si sono resi responsabili di aver dichiarato nella denuncia aziendale presentata all’Inps, un fabbisogno lavorativo superiore alla reale ed effettiva capacità aziendale segnalando l’assunzione di 259 dipendenti a tempo determinato che “sarebbero” stati impiegati per circa 60.000 giornate lavorative in fondi agricoli risultati di fatto incolti. E’ stata smascherata, tra l’altro, una vera e propria associazione composta da soggetti legati da vincoli di parentela che, pur essendo titolari ciascuno della propria azienda, si servivano di un’unica struttura organizzativa assumendo personale che t transitava fittiziamente da una ditta ad un’altra percependo indebitamente indennità assistenziali e previdenziali
Cronaca - 22 Aprile 2016
Reggio Calabria, maxi truffa all’Inps per 2 milioni di euro: 259 lavoratori fantasma
La Playlist Cronaca
- 16:09 - Ue: Casini, 'Von der Leyen ha rispettato Italia, in bocca al lupo a Fitto'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "La Von der Leyen ha rispettato l'Italia. In bocca al lupo a Raffaele". Lo scrive Pier Ferdinando Casini su Facebook.
- 15:58 - Ue: Zaratti (Avs), 'destra applaude commissario ma non rispetta direttive'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - “Applaudite il vostro commissario europeo ma non rispettate le direttive europee! Quella del dicembre 2012, numero 12, prevede che gli agenti di pubblica sicurezza sia dotati di codici identificativi ma voi continuate a dire no, bocciando i nostri emendamenti. Le Direttive europee vanno applicate!”. Lo ha detto il capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera Filiberto Zaratt, durante la votazione degli emendamenti al Ddl Sicurezza.
- 15:57 - Sanità: Barelli (Fi), 'aumentiamo impegno per dare sicurezza, continuano ispezioni Fi'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - “La sicurezza degli operatori sanitari è la precondizione per garantire ai cittadini il diritto alla salute. Per questa ragione, sosteniamo l’impegno senza precedenti del governo in questa direzione: continueremo ad aumentare i presidi di polizia attivi nelle strutture ospedaliere - sono 198, erano 126 -, ad incrementare il numero degli operatori impegnati - erano 299, sono 432 - ed amplieremo le fasce orarie di apertura fintanto che sarà assicurata una copertura totale". Così in una nota Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia.
"E’ questo il senso della mobilitazione di Forza Italia che, attraverso tutti i suoi eletti, sta realizzando ispezioni in tutte le strutture sanitarie italiane, per conoscere la situazione reale e verificare i reali bisogni. Con un ordine del giorno al disegno di legge Sicurezza impegniamo il governo a non fermarsi, avendo come scopo quello di azzerare aggressioni e intimidazioni, di restituire libertà e sicurezza a chi lavora per la salute dei cittadini", conclude.
- 15:52 - Lavoro: Scotto (Pd), 'Calderone tecnicamente sfiduciata, fatto politico inequivocabile'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "La ministra Calderone è tecnicamente sfiduciata. Dai suoi uffici innanzitutto, che sembrano ormai dare i numeri. Sul collegato Lavoro si fa fatica a dare i pareri sugli emendamenti. E questa legge giace in commissione da ormai 10 mesi e dovrebbe essere portata la settimana prossima addirittura al voto dell’Aula. In extremis abbiamo appreso che saranno soppressi ben tre articoli su 23 per motivazioni che sono ancora ignote. Nel frattempo Forza Italia e Lega al Senato chiedono il rinvio della patente a crediti. Una misura voluta in prima persona dalla ministra. Calderone non ha più una maggioranza. E’ un fatto politico inequivocabile. Quando ne prenderà atto?". Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
- 15:52 - Lavoro: Pd presenta pdl 'Lavoro, poi stacco' per introdurre diritto alla disconnessione
Roma, 17 set. (Adnkronos) - Depositata alla Camera dei deputati la proposta di legge per introdurre il diritto alla disconnessione. Avanzata su iniziativa della realtà giovanile ‘L’asSociata’, la pdl è stata presentata dal capogruppo Pd in Commissione Lavoro Scotto con le firme della vicepresidente Pd della Camera Ascani, della capogruppo Pd alla Camera Braga, della vicepresidente Pd Gribaudo e dei deputati Fossi, Laus, Sarracino, Guerra, Casu, Di Biase, Evi, Fassino, Ferrari, Forattini, Furfaro, Girelli, Madia, Manzi, Marino, Ricciardi, Roggiani, Scarpa, Serracchiani.
“La Pdl ‘Lavoro, poi stacco’ - frutto del lavoro e della collaborazione con ‘l’asSociata’ - intende promuovere una nuova cultura del lavoro che rispetti il tempo dentro e al di fuori dell’ufficio, tutelando i lavoratori e aumentando la produttività delle imprese, migliorando così la vita delle persone. Serve una nuova scommessa sulla qualità del lavoro. Dopo la pandemia questa domanda si è fatta ancora più stringente. E questa risposta la deve dare la politica”, spiega il primo firmatario Arturo Scotto.
“Reperibilità h24 e bassa retribuzione costringono tutte le generazioni di lavoratori alla precarietà - ha precisato la portavoce di asSociata - il 28 settembre all’Arena Mancini a Roma, tutti insieme lanceremo la battaglia per approvare il diritto alla disconnessione“. La proposta di legge, in 7 articoli, "intende finalmente introdurre nel nostro ordinamento -si legge nel testo- il principio del diritto alla disconnessione per ciascun lavoratore, a prescindere dalla modalità lavorativa, al fine di tutelare lavoratrici e lavoratori dalla connessione costante e indiscriminata e per garantire una reale separazione tra vita lavorativa e vita privata, stimolando altresì l’affermarsi di una nuova cultura del lavoro capace di migliorare la vita delle persone e la produttività del Paese".
- 15:51 - Difesa: Fontana, 'congratulazioni e buon lavoro a Generale Portolano'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "Al Generale Luciano Antonio Portolano esprimo le migliori congratulazioni e gli auguri di buon lavoro a seguito della nomina a nuovo Capo di stato maggiore della Difesa. L'esperienza e la preparazione del Generale sono le migliori premesse per affrontare un incarico così delicato e complesso, tutelando gli interessi e la sicurezza del Paese. Grazie all'Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone per il contributo dato e per quanto realizzerà alla Nato". Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
- 15:50 - **Ue: fonti governo, 'per Fitto materie strategiche e dossier cruciali, coesione vale 378 mld'**
Roma, 17 set. (Adnkronos) - La vice presidenza esecutiva della Commissione europea con delega alla Coesione e alle Riforme, incarico affidato a Raffaele Fitto dalla Presidente Ursula von der Leyen, "ha un valore politico molto importante che conferma la centralità dell'Italia in ambito europeo e riconosce il ruolo e il peso dell'Italia, Stato fondatore della UE, seconda manifattura d'Europa e terza economia del Continente. Inoltre, viene affidata a Raffaele Fitto, insieme al Commissario Dombrovskis, anche la delega sul PNRR". Lo rimarcano fonti di governo.
"Il compito del vice presidente Fitto - sottolineano le stesse fonti - , come scritto da von der Leyen nella 'mission letter', sarà di 'garantire che l’Ue continui a supportare riforme e investimenti di lunga durata che contribuiscano direttamente a rafforzare la crescita europea'. Come specificato nella 'mission letter' della Presidente della Commissione von der Leyen, rientra nell’aria di competenza del vice presidente materie di importanza cruciale e di interesse strategico per l’Europa e l’Italia affidate ad altri Commissari che fanno riferimento a Fitto: agricoltura, trasporti e turismo, pesca e blu economy. La Coesione vale nel complesso circa 378 miliardi (di cui circa 43 per l'Italia) per il ciclo 2021-2027 senza contare il futuro ciclo di programmazione (al momento non quantificabile ma presumibilmente di portata simile) che la prossima Commissione sarà chiamata a definire insieme con gli Stati membri. Per uno Stato come l'Italia, e specialmente per il Mezzogiorno, si tratta di un interesse nazionale primario. Stessa cosa per le riforme e per lo sviluppo regionale in un quadro dove la dimensione regionale sta assumendo un ruolo sempre più importante", concludono fonti di governo.